L’Australia ha chiesto ad AstraZeneca e all’Unione Europea (UE) l‘accesso d’emergenza a un milione di dosi del vaccino che ha acquistato per consegnarle nella vicina Papua Nuova Guinea, colpita da un’ondata di contagi da Covid -19.
Ad oggi, secondo i dati della Johns Hopkins University, in Papua Nuova Guinea ci sono stati 2.351 casi e 26 morti su oltre 7 milioni di abitanti.
Le parole del primo ministro Morrison
Il primo ministro Scott Morrison ha detto di voler utilizzare queste dosi, che l’Australia ha ordinato e pagato per sé, per aiutare la Papua Nuova Guinea, situata a nord dell’Australia. “Stiamo facendo una richiesta formale ad AstraZeneca e alle autorità europee per l’accesso a un milione di dosi del nostro ordine da AstraZeneca, non per l’Australia ma per la Papua Nuova Guinea, un Paese in via di sviluppo che ha un disperato bisogno di questi vaccini”, ha detto Morrison ai giornalisti a Canberra.
“Abbiamo firmato un contratto per queste dosi, le abbiamo pagate. E vogliamo che questi vaccini arrivino qui in modo da poter sostenere il nostro vicino”. La mossa australiana giunge dopo che l’Italia ha bloccato all’inizio di marzo la consegna di vaccini AstraZeneca prodotti sul suolo europeo e destinati all’Australia, data “la persistente carenza di vaccini e ritardi nella fornitura da AstraZeneca” all’UE e all’Italia. Bruxelles non si è opposta al blocco deciso dall’Italia e ha detto che altri Paesi dell’UE potrebbero fare lo stesso.
Appello Amnesty: “Australia aiuti Papua Nuova Guinea”
“La crisi sanitaria in Papua Nuova Guinea ha raggiunto il livello che temevamo un anno fa. Un sistema sanitario in difficoltà e condizioni di vita inadeguate hanno creato una tempesta perfetta affinché il Covid-19 potesse prosperare negli insediamenti sovraffollati del Paese”: la ricercatrice del Pacifico di Amnesty International Kate Schuetze rilancia la richiesta di aiuto lanciata dal primo ministro del Paese del Pacifico James Marape, appellandosi in particolare ad Australia e Nuova Zelanda.
“Sebbene l’Australia e la Nuova Zelanda si siano impegnate a fornire assistenza alla Papua Nuova Guinea, la risposta alla pandemia è purtroppo inadeguata. L’Australia ha inviato una squadra di medici questa settimana e ha promesso sostegno finanziario, ma questo non fornirà un sollievo immediato”, sottolinea Amnesty.
“L’Australia e la Nuova Zelanda, insieme ad altri donatori chiave, devono fornire urgentemente ai loro vicini l’assistenza di cui hanno bisogno ora. Entrambi i Paesi – aggiunge Amnesty – continuano a respingere le richieste di circa 100 Paesi, principalmente del sud del mondo, di una rinuncia temporanea ai diritti sui brevetti che consentirebbe una maggiore accessibilità ai vaccini “.