Nel corso di una riunione presso la base di Remstein, in Germania, a cui hanno partecipato diversi sostenitori internazionali dell’Ucraina, Lloyd Austin, Segretario alla Difesa di Washington, ha dichiarato che, gli Stati Uniti, non lasceranno fallire l’Ucraina.
La dichiarazione
Il Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin ha promesso che gli Stati Uniti non lasceranno fallire l’Ucraina, anche se ulteriori aiuti rimangono bloccati al Congresso e le forze di Kiev devono affrontare una carenza di munizioni. Gli Stati Uniti non lasceranno fallire l’Ucraina“, ha dichiarato Austin ai giornalisti all’apertura di una riunione nella Base di Remstein in Germania dei sostenitori internazionali dell’Ucraina.
Promote Ukraine
Mentre i leader dell’Unione Europea si riuniranno a Bruxelles per un vertice di due giorni, il 21 marzo, Promote Ukraine ONG terrà una manifestazione alle ore 10:00, sottolineando l’immediata necessità che i leader dell’Ue rispettino i loro impegni, in particolare per quanto riguarda la rapida fornitura di 1 milione di munizioni e di armi richieste per rafforzare le capacità di difesa dell’Ucraina. “Il nostro messaggio ai leader dell’Ue è chiaro: delineate una strategia decisiva di sostegno militare europeo per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra”, dice Olena Kuzhym, co-leader di Promote Ukraine NGO. “Apprezziamo l’impegno politico dimostrato finora, ma è giunto il momento di intensificare l’azione. L’attuale livello di sostegno non è sufficiente a prevenire future offensive russe e a recuperare i territori ucraini. Poiché il tempo non è dalla nostra parte e la Russia sta aumentando la sua produzione militare, abbiamo bisogno di un sostegno concreto legato ai risultati ottenuti sul campo di battaglia. L’Ucraina farà di tutto per difendere il proprio territorio e per impedire che i membri dell’Ue e della Nato subiscano attacchi più massicci da parte della Russia, ma non possiamo farcela da soli. Chiediamo un forte sostegno da parte dei nostri partner dell’Ue, perché questa è la nostra guerra comune”.
La posizione dell’Italia
L’Italia ha condannato con fermezza le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario commesse dalle forze armate russe in Ucraina. Intervenuto nell’ambito del Dialogo interattivo con la Commissione d’Inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sull’Ucraina, nel quadro della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani, il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, ha sottolineato come il rapporto della Commissione fornisca “nuove prove di violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, così come dei crimini di guerra commessi dalle forze armate russe”. Tra questi – ha aggiunto – “attacchi contro civili, infrastrutture civili e beni culturali, nonché esecuzioni sommarie, torture, violenze sessuali e di genere, maltrattamenti di prigionieri di guerra e deportazioni di bambini”. L’Italia “condanna con fermezza queste atrocità e resta impegnata per fare in modo che i responsabili siano assicurati alla giustizia, in linea con il diritto internazionale” e continua pertanto a “sostenere le indagini del Procuratore della Corte Penale Internazionale, il lavoro della Commissione d’Inchiesta e altre iniziative per l’accertamento delle responsabilità”, ha proseguito l’Ambasciatore. “Ribadiamo il costante sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino, che lottano con coraggio per la propria libertà e resistono da oltre due anni all’invasione su larga scala illegale, ingiustificabile e immotivata della Russia, che costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite”, ha affermato Grassi citato in un comunicato della Rappresentanza italiana. L’Ambasciatore ha poi sottolineato che una “pace globale, giusta e duratura non può essere raggiunta senza il pieno rispetto della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina” e ha quindi rinnovato l’appello dell’Italia alla Russia “affinché ponga immediatamente fine alla sua guerra di aggressione e ritiri completamente e senza condizioni le sue forze militari dal territorio internazionalmente riconosciuto dell’Ucraina”.
Fonte: Ansa