La guerra in Ucraina giunge al giorno 469. Duro braccio di ferro al Palazzo di Vetro dell’Onu tra Kiev e Mosca, che alla riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza convocata in seguito alla distruzione della diga di Kachovka, sul fiume Dnepr, si accusano reciprocamente di terrorismo.
Zelensky, enorme chiazza di petrolio verso il Mar Nero
A causa dell’esplosione della diga di Kakhovka,”si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L’evacuazione delle persone dall’area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio”: ha reso noto Volodymyr Zelensky sul sito web della presidenza ucraina.
Kiev, 42mila persone a rischio per l’esplosione della diga
Circa 42.000 persone sono a rischio a causa delle inondazioni su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo che la diga Nova Kakhovka è stata fatta saltare in aria: il picco dell’onda alluvionale è previsto per oggi. Lo riporta il Guardian citando funzionari ucraini.
Mosca, sette persone disperse dopo l’esplosione della diga
Sette persone risultano disperse in seguito all’esplosione della centrale idroelettrica e all’allagamento della zona vicino a Novaya Kakhovka, ha detto il capo dell’amministrazione cittadina russa Vladimir Leontyev citato da Ria Novosti. “Stiamo cercando i dispersi, c’erano dei pastori in quella zona”, ha detto Leontyev.
Cnn, Usa inclini a ritenere Russia responsabile per la diga
L’intelligence americana sta valutando la responsabilità dell’esplosine della diga in Ucraina ed è incline verso la Russia come colpevole. Lo riporta Cnn citando un funzionario dell’amministrazione.
Fonte: Ansa