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Allarme assembramenti, ipotesi “zona rossa nazionale” a Natale

Il governo starebbe valutando un'ulteriore stretta nei giorni festivi e prefestivi di Natale e Capodanno per evitare ulteriori assembramenti

Il governo starebbe valutando la possibilità di nuove misure e di un’ulteriore stretta nei giorni festivi e prefestivi di Natale e Capodanno con l’istituzione di una zona rossa nazionale. Le nuove misure potrebbero essere decise oggi, 13 dicembre, in un incontro fra capidelegazione, ministri e Comitato tecnico scientifico.

Gli assembramenti dei giorni scorsi per gli acquisti di Natale hanno infatti creato allarme, tanto da non escludere l’istituzione della zona rossa in tutta Italia, almeno tra Natale e Capodanno. All’incontro odierno si discuterà anche sull’apertura o meno dei ristoranti. Infine, chi abita in comuni con meno di 5.000 abitanti potrebbe spostarsi solo in un raggio di 30 km.

Assembramenti alla Fontana di Trevi

Ieri, nelle metropoli delle Regioni tornate gialle domenica, si sono visti assembramenti non solo nei negozi ma persino nei pressi dei monumenti. Tanto che, nella Capitale, l’area della Fontana di Trevi è stata interdetta al passaggio a causa dell’eccessivo numero di persone.

“A causa della presenza di un affollamento tale che non rendeva più possibile il mantenimento della distanza di sicurezza, le pattuglie della polizia locale I Gruppo Trevi, hanno dovuto procedere alla momentaneo isolamento, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, dell’area di Fontana di Trevi per consentire il deflusso dei presenti”, ha spiegato la polizia locale.

Arcuri e la campagna vaccinazione

In merito, si è espresso ieri in modo estremamente critico il commissario all’Emergenza, Domenico Arcuri. “Le misure messe in campo – ha commentato ieri – hanno l’obiettivo di evitare che si ripeta quanto è successo questa estate. I siti sono pieni dei centri con insopportabili assembramenti di persone, dobbiamo stare attenti, perché quanto successo questa estate non accada più”.

“Non fateci più vedere foto come quelle di oggi: dobbiamo evitare tutti che la terza ondata abbia luogo. Sarebbe complicato iniziare la campagna delle vaccinazioni – ha concluso – con un nuovo inasprimento della curva epidemica”.

“Stiamo lavorando senza sosta perché la vaccinazione inizi da metà gennaio”, aveva detto Arcuri in mattina, presentando in conferenza stampa il piano nazionale delle vaccinazioni. Il vaccino, da quanto si apprende, sarà gratuito e non obbligatorio.

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