Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, la ragazza di 18 anni assassinata nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio scorsi, dopo aver rifiutato di sottostare ad un matrimonio combinato dalla sua famiglia con un parente molto più grande di lei in Pakistan, è stato arrestato questa mattina in un quartiere della periferia di Parigi in esecuzione di un mandato di arresto europeo dopo un’operazione di polizia congiunta avvenuta tra la polizia francese e i Carabinieri afferenti al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia.
Le metodologie di indagine
Al momento del fermo, avvenuto dopo sessantasette giorni di serrate indagini, Hasnain non aveva con sé alcun documento ma è stato riconosciuto dagli operatori delle forze dell’ordine grazie ad un neo sul volto. L’attività investigativa è stata svolta mediante un monitoraggio di profili social attraverso utenze a lui non riconducibili. In particolare, al momento dell’arresto, lo stesso si trovava in un’abitazione con altri connazionali pakistani risultati estranei ai fatti.
Le accuse e il precedente arresto
L’arrestato è ritenuto dagli investigatori l’esecutore materiale del delitto con l’autorizzazione dei genitori della vittima e la complicità dei cugini della ragazza. In particolare – dalle risultanze investigative – è emerso che lo stesso avrebbe occultato in concorso il cadavere della vittima come si evince da un filmato.
Prima dell’arresto di Hasnain l’unico indagato ad essere assicurato alla giustizia era stato Ikram Ijaz, il cugino ventottenne della vittima, bloccato nello scorso mese di maggio a Nimes, mentre si stava recando con autobus verso la penisola iberica.