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Arrestato Maurizio Di Marzio: preso a Parigi l’ultimo ex brigatista

L'ex terrorista delle Br Maurizio Di Marzio era sfuggito agli arresti di fine aprile. Deve scontare ancora 5 anni di carcere

La polizia francese ha arrestato questa mattina a Parigi anche l’ultimo ex terrorista delle Br Maurizio Di Marzio, sfuggito all’operazione di fine aprile durante la quale erano stati arrestati sette ex brigatisti. Tre – tra cui Di Marzio – erano riusciti a fuggire.

L’Italia ne aveva chiesto l’estradizione alla Francia. Il provvedimento, depositato l’8 luglio dalla Corte d’Assise di Roma, ha stabilito infatti che non è ancora prescritta la sua pena. La convalida dell’arresto dell’ex brigatista Maurizio Di Marzio è prevista per domattina. A quanto si apprende, mercoledì ci sarà poi la prima udienza di comparizione davanti alla Corte di Appello di Parigi. Lo rendono noto fonti di via Arenula riportate da Ansa.

Di Marzio, l’ultimo ex latitante delle Brigate Rosse

Di Marzio è legato all’attentato delle Brigate Rosse (BR) al dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi, nel 1981, e soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone, avvenuto il 6 gennaio del 1982.

“Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15 – scriveva il quotidiano L’Unità una settimana dopo -. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava. Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale avrebbe avuto la forza di reagire esplodendo a sua volta due colpi. Stando alla nuova versione, invece, altri componenti del commando Br erano appostati sul pianerottolo e avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra ferito a sua volta da tre proiettili al volto”.

L’operazione di aprile

Durante l’operazione dello scorso aprile sono stati arrestati il fondatore di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, condannato a 14 anni, 2 mesi e 11 giorni, Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale su cui pende una condanna all’ergastolo, e cinque ex membri delle Brigate rosse.

Si tratta di: Giovanni Alimonti, che deve scontare una pena di 11 anni, 6 masi e 9 giorni; Enzo Calvitti, condannato a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni; Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, quest’ultimi condannati all’ergastolo. Gli ex terroristi Luigi Bergamin e Raffaele Ventura si erano spontaneamente costituiti alla polizia francese il giorno dopo il blitz. Fino ad oggi, mancava dunque solo Di Marzio.

Da sinistra in alto: Giorgio Pietrostefani, Marina Petrella ed Enzo Calvitti; da sinistra in basso: Roberta Cappelli e Sergio Tornaghi

Tajani: “Arresto Di Marzio è frutto di straordinaria cooperazione”

“Di Marzio, ultimo terrorista latitante in Francia per cui l’Italia chiede l’estradizione, è stato arrestato. Un’operazione frutto di una straordinaria attività di cooperazione. Quando c’è la credibilità del governo i risultati arrivano. Giustizia per le vittime del #terrorismo”. Così su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare Europeo.

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