Icarabinieri del Nucleo Investigativo hanno notificato ieri pomeriggio a Vittorio Cecchi Gori, ex patron della Fiorentina, un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Roma per un cumulo pena di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione.
Il crac
A Cecchi Gori sono contestati reati finanziari, tra cui una bancarotta fraudolenta per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica. A salvare da una lunga detenzione Vittorio, classe 1942, potrebbero essere ora soltanto le sue precarie condizioni di salute: lo scorso settembre era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. E' il suo secondo ricovero. Tre anni fa, il 25 dicembre 2017, venne ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma in condizioni gravi ma stabili per un problema cerebrovascolare, in seguito ad un'ischemia cerebrale. Dopo essere stato tenuto in coma farmacologico per un giorno, l'indomani uscì dallo stato comatoso, rimanendo comunque nel reparto di terapia intensiva. E' stato poi dimesso. Quel lungo periodo di malattia lo aveva riavvicinato alla ex moglie Rita Rusić, con ci fu sposato dal 1983 al 2000 che non vedeva da molti anni, e ai figli Mario e Vittoria. Secondo quanto si è appreso, dopo l'arresto Cecchi Gori è stato portato nel carcere di Rebibbia.