Fonti governative argentine hanno dichiarato che, l’esecutivo, è tornato al lavoro per ripresentare in Parlamento la cosiddetta “Legge Omnibus”, un pacchetto di privatizzazioni che, lo scorso gennaio, era stato bocciato dalla Camera dei deputati.
La legge “Omnibus”
Il governo argentino è tornato al lavoro per ripresentare in Parlamento la cosiddetta ‘legge Omnibus’, un enorme blocco di norme con cui il presidente ultraliberista Javier Milei intende trasformare il Paese. “Il formato non è stato ancora definito, ma si faranno ulteriori progressi con il contenuto della Legge Base (il nome ufficiale del progetto, ndr) e con un pacchetto fiscale”, hanno detto fonti governative al quotidiano El Cronista.
Il precedente
Il mega-pacchetto su privatizzazioni e deregulation era stato affossato a gennaio dalla Camera dei deputati. La legge Omnibus – inizialmente con 664 articoli, anche se ne ha persi la metà nei vari dibattiti in aula – potrebbe dunque tornare sulla scena parlamentare, anche se in formato diverso. Non è per esempio esclusa la sua segmentazione in varie leggi e decreti di necessità e urgenza per alcune questioni.
Le dichiarazioni
“Non capiamo perché il governo abbia ritirato il progetto dall’aula. C’erano tanti punti sui quali avremmo votato a favore, ma la partita della democrazia è il dibattito e sembra che (al governo) non sappiano come giocarla”, ha detto all’ANSA un parlamentare dell’Unione civica radicale (Ucr, di centro).
Fonte: Ansa