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Architettura, via libera alla mostra al Padiglione Venezia

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Amate l'architettura perché siete italiani, o perché siete in Italia; essa non è una vocazione dei soli italiani, ma è una vocazione degli italiani“, diceva Gio Ponti, architetto e designer italiano fra i più importanti del dopoguerra. La 17° Mostra Internazionale di Architettura si terrà dal 23 maggio al 29 novembre 2020 (pre-apertura 21 e 22 maggio), curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis. “Il mondo sta lanciando nuove sfide all'architettura- afferma Sarkis- Sono impaziente di lavorare con architetti provenienti da tutto il mondo per immaginare insieme come affrontare queste sfide”. L’architetto Sarkis dal 2015 è preside della School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (Mit). Sarkis ha una laurea in Architettura e una in Belle Arti conseguite alla Rhode Island School of Design, oltre che un master e un dottorato in Architettura alla Harvard University. Ha curato e scritto vari libri e articoli sulla storia e la teoria dell’architettura moderna.

Vivere insieme

La giunta comunale di Venezia ha dato il via libera all'organizzazione della mostra al Padiglione Venezia dal 23 maggio al 29 novembre, in concomitanza con la 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale “How Will We Live Togheter?”. Contemporaneamente ha avviato l'edizione 2020 del Concorso “Artefici del nostro tempo” riservato a giovani artisti. “Con questa delibera – spiega all'Ansa il commissario del Padiglione Venezia, Maurizio Carlin – diamo avvio formale alle procedure per arrivare a maggio ad aprire al grande pubblico l'allestimento della mostra, secondo quanto proposto da Giovanna Zabotti, vicepresidente e direttore artistico di Fondaco Italia”. Un'esposizione che avrà l'obbiettivo, così come pensato dalla curatrice, di rappresentare come sia attuale la questione dello stare assieme in luoghi pubblici e negli spazi da abitare avendo cura di sottolineare come la bellezza contribuisca a far vivere meglio tutti”.

Arte giovane

Il concorso “Artefici del nostro tempo”, in collaborazione con Musei Civici, Teatro La Fenice, Bevilaqua La Masa, Forte Marghera e Bosco e Grandi Parchi, invita i giovani artisti a rispondere all'interrogativo: “How will we live toghether?” presentando le loro opere nelle sezioni fotografia, fumetto, pittura, poesia visiva, video clip musicali, street-art, illustrazione e design del vetro. L'opera vincitrice per ciascuna categoria sarà oggetto di un evento all'interno del Padiglione Venezia. Alcune delle opere non risultate vincitrici per ogni categoria verranno esposte in città, riferisce l'Ansa. Per il sindaco Luigi Brugnaro “la scommessa fatta lo scorso anno ha dato ottimi risultati e, proprio alla luce di questo non potevamo che continuare sulla strada intrapresa. Nel 2019 avevamo affidato a Giovanna Zabotti la cura del Padiglione Venezia e le 80 mila persone che hanno deciso di mettersi in coda per poter visitare la nostra installazione hanno dimostrato quanto interesse avesse suscitato”.

Giacomo Galeazzi: