Al via le elezioni in 54 regioni della Russia, compresi quelli che il Cremlino considera suoi “nuovi territori”, vale a dire quelli occupati in Ucraina: le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e le regioni di Zaporozhye e Kherson.
Aperti i seggi per le elezioni russe nei territori occupati in Ucraina
I seggi elettorali sono aperti in 54 regioni della Russia, ha segnalato in un briefing il capo della Commissione elettorale centrale Ella Pamfilova, mentre Kiev bolla come “una farsa le elezioni russe nei territori occupati’.
In cinque regioni il capo dell’esecutivo sarà eletto non direttamente, ma attraverso il voto del parlamento locale, come per il distretto di Yamalo-Nenets, e i così detti nuovi territori: le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, le regioni di Zaporozhye e Kherson.
Le elezioni legislative si terranno anche in quattro nuove regioni. “In 54 entità elettorali della Federazione Russa, dove è stata presa la decisione di votare in tre giorni, i seggi elettorali sono aperti. Anche Mosca elegge un nuovo sindaco fra i cinque candidati in lizza per la carica: Sergei Sobyanin , Boris Chernyshov , Vladislav Davankov , Leonid Zyuganov e Dmitry Gusev. I moscoviti voteranno anche per i deputati in 13 comuni.
Nella regione di Mosca si stanno svolgendo pure le elezioni del governatore e gli elettori dovranno scegliere tra Andrei Vorobyov, Kirill Zhigarev , Alexander Naumov e Anatoly Nikitin. Intanto l’Ucraina denuncia le “elezioni farsa” organizzate dalla Russia nei territori occupati. “Le pseudo-elezioni della Russia nei territori temporaneamente occupati non hanno alcun valore”, ha affermato il ministero degli Esteri ucraino in una nota, invitando i suoi partner stranieri “a condannare le azioni arbitrarie e vane della Russia”.
Fonte: Ansa