“Gli anziani, ricchezza di umanità e fede”. La lettera di mons. Gervasi

In occasione della IV Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, abbiamo incontrato S.E. Mons. Dario Gervasi, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, che ha inviato una lettera indirizzata agli anziani della Diocesi di Roma

S.E. Mons. Dario Gervasi (fonte Diocesi di Roma)

«Questo pensiero nasce dalla mia esperienza di stare accanto agli anziani negli anni del mio sacerdozio. Stavo accanto alle persone anziane, portavo loro la Comunione e sentivo la bellezza, un affetto da parte loro; una vera e propria ricchezza». Sono le parole di S.E. Mons. Dario Gervasi, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, che in occasione della IV Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani che si celebra domenica 28 luglio.
Don Dario ci parla di una gratitudine verso quegli anziani che portano la sofferenza in maniera silenziosa, con fatica, ma sono capaci di accoglierti sempre con generosità e con il sorriso sulle labbra. «E’ bello e commovente vederli preparare il the, con i pasticcini. Bello vedere come pregano e fanno la comunione».

Anziani: quel ponte di collegamento tra tradizione e futuro

E’ importante e fondamentale attingere alle radici. Gli anziani sono la nostra forza per camminare nel presente, la loro testimonianza fa crescere le nuove generazioni nella vita. «Non dobbiamo mai staccarci da queste radici», riflette Mons. Gervasi che ci offre un suo particolare ricordo: «Io amavo ascoltare i racconti della guerra, perché aiutavano a capire meglio che noi siamo frutto di quella generazione e aiuta a muoversi meglio nel futuro. Se manca questa memoria – e lo ha detto spesso anche Papa Francesco – questa generazione commetterà molti più errori, perché manca quella mano che ti può guidare e dare un patrimonio utile per l’umanità».

Gli anziani dunque sono la nostra storia, hanno più esperienza di noi e anche nella fede possono testimoniare nel tempo la fedeltà di Dio, nei momenti gioiosi e anche in quelli di buio.

Estate: tempo per recuperare l’incontro tra nonni e nipoti

L’estate spesso diventa per gli anziani il periodo dell’anno più difficile. E’ giusto andare in vacanza, svagarsi, riposarsi ma «il tempo delle vacanze deve diventare occasione per stare insieme. Non è un tempo perso, ma è un tempo che arricchisce. E’ una fortuna avere i nonni – riflette Mons. Gervasi – Passare il tempo con i nonni è una grande benedizione».

Lettera del vescovo ausiliare Dario Gervasi indirizzata agli anziani della Diocesi di Roma.

“Un pensiero per te”

In un tempo storico difficile come quello che stiamo attraversando, sento forte il bisogno di scriverti e farti arrivare il mio saluto affettuoso e pieno di gratitudine per la tua profonda esperienza di vita, per le prove che hai passato e per la fatica che hai vissuto.

Pensandoti, come Maria, anch’io posso dire: «grandi cose ha fatto in “te” l’Onnipotente»!
Sento di doverti ringraziare, per la tua saggezza, la pazienza e soprattutto per quanto hai donato e continui a donare a chi hai accanto.

Grazie per aver lottato, sofferto e vissuto, consegnando a tutti, in particolare ai giovani, un mondo di cui ne dobbiamo essere anche noi dei custodi responsabili, dovendone conservare la bellezza e la giustizia per la quale ti sei dato tanto da fare.

Ti auguro e prego che tu non possa avere alcun rimpianto.

Gesù guarisca le ferite del tuo cuore e ti conceda la grazia di essere in pace con tutti. Ti auguro e prego perché tu possa arricchire e confortare con il Suo Amore, i tuoi figli e i tuoi nipoti e che anch’essi possano esserti di sostegno e di aiuto nei momenti più difficili.
Ti sono vicino e prego il Signore Gesù che ti doni il Suo perdono, ti faccia sentire tutto il Suo Amore e ti avvolga con la Sua infinita Misericordia.

Siano sempre presenti nella tua mente le Sue Parole: «Qualunque cosa il nostro cuore ci rimprovera, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa» (1 Giovanni, 3,20).
Sei prezioso.

Ti saluto donandoti la Benedizione di Dio.
Ma Ti chiedo un dono anche io: benedicimi anche tu, e prega per tutti noi, cosi, come sai pregare, cosi come sei.

Abbi fiducia che la tua preghiera è ascoltata da Dio e arriva al Suo Cuore più di quanto tu non possa immaginare.
Ti ringrazio.

+ Mons. Dario Gervasi
Vescovo Ausiliare della diocesi di Roma