All’alba di oggi, nell’ambito dell’operazione Scarface, è scattato un blitz della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 33 persone appartenenti al clan Di Silvio con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Le indagini
Gli arresti avvenuti quest’oggi, a seguito di un’articolata indagine della Squadra Mobile della Questura di Latina guidata dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo, in sinergia con i colleghi della Squadra Mobile della capitale e del Servizio Centrale Operativo hanno dimostrato l’esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa di origine locale riconducibile al clan guidato da Giuseppe Di Silvio detto Romolo, attualmente in carcere con una condanna 25 anni di reclusione per l’omicidio di Fabio Buonamano, perpetrato a Latina nel 2010.
La metodologia d’azione del clan
In particolare, dalle risultanze investigative, è emerso che – la sopracitata organizzazione – si sarebbe resa protagonista, nella città di Latina, di gravi episodi criminali tesi ad un maggiore radicamento nel territorio, quali ad esempio spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsioni. Queste attività delinquenziali sono state portate avanti attraverso la vessazione di innumerevole vittime, anche per anni, senza che le stesse abbiano mai sporto denuncia.