Azzerati i vertici della più grande piazza di spaccio operante nella borgata di Tor Bella Monaca, a Roma. Questo il risultato dell’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma scattata all’alba che sta portando all’arresto di 51 persone.
In varie regioni d’Italia, i Carabinieri hanno dato stamani esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico, radicata nella Capitale e con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca. Più di trecento i militari, coadiuvati dalle unità cinofile e supportati da elicotteri del Nucleo Carabinieri di Pratica di Mare, che stanno partecipando al blitz.
Metodi mafiosi
Le indagini svolte dal Nucleo Investigativo di Frascati hanno permesso di ricostruire i ruoli dei vari sodali all’interno dell’organizzazione, facente capo a tre fratelli che gestivano l’attività delinquenziale della piazza di spaccio che si trova su via dell’Archeologia 106. Circa 600.000 euro mensili il giro d’affari.
Come in una perfetta organizzazione aziendale i pusher che si rivelavano capaci ed affidabili venivano promossi a ruoli di supervisione, andando a formare un efficiente organigramma di tipo manageriale dove i compiti erano suddivisi rigidamente, e dove chi sbagliava subiva punizioni gravissime: si è arrivati a registrare veri e propri sequestri di persona ai danni di associati “infedeli” ed addirittura di loro familiari, rapiti per essere brutalmente picchiati. Con riferimento a tale ultima contestazione, è stata riconosciuta l’aggravante di avere agito con il metodo “mafioso”.