E’ stato presentato stasera il testo del decreto Sostegni, appena approvato dal Consiglio dei ministri. “Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all’interno di questo stanziamento”, ha affermato il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa al termine del Cdm. “I pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile”, ha aggiunto.
I principali provvedimenti
Il settore turismo
Una boccata d’ossigeno di circa 1,7 miliardi di euro per un settore che prima della pandemia valeva il 13% del pil e 4,2 milioni di occupati e ora fa i conti con la crisi più rovinosa della sua storia con migliaia di imprese che stanno morendo. Arriva dal decreto Sostegni appena varato dal consiglio dei ministri, come aveva preannunciato il ministro del turismo Massimo Garavaglia parlando nelle audizioni di questa settimana. “Speriamo – aveva detto – che si vada nella direzione non di risolvere il problema ma almeno di dare una risposta coerente all’entità del danno che il settore ha avuto”.
In particolare per il settore turistico sono previsti 700 milioni per la montagna (impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci), 900 milioni per gli stagionali (lavoratori stagionali, Partita Iva, lavoro autonomo del turismo e terme), 100 milioni per le fiere. In più sarà destinata al settore una quota parte del maxi fondo da 200 milioni destinato alle imprese di ristorazione nei centri storici e specializzata in eventi privati. Inoltre è prevista anche una parte pro quota dei 10 miliardi a fondo perduto.
Lo stesso premier Mario Draghi a termine del cdm ha spiegato che “sulle imprese c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo di quelle che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c’è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo”. “Il comparto del turismo è sostenuto con forza dall’esecutivo e sarà parte importante del rilancio del nostro Paese quando usciremo dalla pandemia” ha detto Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Altra buona notizia da parte della Ragioneria generale dello Stato che – come riporta l’ANSA – ha dato il via libera all’utilizzo di oltre 540 milioni che erano stati stanziati in passato per il turismo e non erano mai stati spesi. Si tratterebbe delle risorse che Garavaglia aveva annunciato in audizione di aver individuato a seguito di una due diligence sull’esistente. “Abbiamo trovate queste risorse – aveva detto il ministro – e il nostro obiettivo è distribuirle il più velocemente possibile e nel modo più equo possibile”
Le cartelle esattoriali
Cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 (anziché 2015) e solo per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro.
Ora “è necessario accompagnare le imprese e i lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia, questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi, verrà il momento di guardare al debito ma non è questo il momento, di pensare al Patto di stabilità”, ha spiegato Draghi al termine del Cdm.
“E’ chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa”. Senza giri di parole il premier spiega, in riferimento allo stralcio delle cartelle deciso, che nel decreto Sostegni ci sarà anche “una parte che prevede una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico” delle cartelle. “Senza – spiega – in un paio di anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere”.
Sul tema della cancellazione delle vecchie cartelle, prima del Cdm si sarebbe consumato un braccio di ferro tra i partiti.
Lo ‘stralcio’ delle cartelle prevede un importo contenuto di 5.000 euro “che corrisponde ad un netto di circa 2.500 euro tra interessi e sanzioni varie”. E questo “permette all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione anche in modo più efficiente”, ha detto Draghi definendo la norma un ‘condono’ che però sarà limitato ad una piccola platea, sotto un certo reddito “e forse con minore disponibilità economica. Avrà impatti molto molto limitati”.
La campagna vaccinale
Rispondendo a una domanda sui vaccini, il presidente del Consiglio ha detto: Non mi sono ancora prenotato ma farò Astrazeneca.
“La campagna delle vaccinazioni ha subito un rallentamento ma non è stato disastroso. La disponibilità in futuro a vaccinarsi possiamo stimarla nei prossimi giorni, pensiamo ad esempio alla vicenda Astrazeneca, credo che alla fine sarà la razionalità degli italiani a decidere. L’obiettivo è di arrivare a 500 mila dosi a metà aprile, siamo arrivati ora a 165 mila, a giugno contiamo di aumentare ancora”, ha detto Draghi.
La riapertura delle scuole
Il dl sostegni prevede 300 milioni per sostenere le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza sanitaria, sia per l’acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studenti e personale, sia nello sviluppo di attività per potenziare l’offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti. Sono risorse che saranno gestite dal Ministero dell’Istruzione.
“Per quel che mi riguarda la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media”, ha sostenuto il premier.
“Il governo – dice il ministro Patrizio Bianchi – ha riconosciuto, dentro un provvedimento che mette in campo interventi dello Stato a favore della ripresa del Paese, l’importanza strategica della scuola”.