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L’allarme di Kiev: possibile sbarco di forze russe a Mariupol

A Mariupol si teme uno sbarco delle forze militari russe. L'appello della vice primo ministro affinché si aprano dei corridoi umanitari sulla città portuale

Le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei preparativi per uno sbarco nella città portuale di Mariupol. In un aggiornamento sul terreno, la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha infatti affermato che oggi il suo dicastero sta verificando informazioni giunte a Kiev su “preparativi nemici per un’operazione di sbarco navale” nella città assediata. Lo riporta Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore il nemico ha lanciato attacchi aerei su Mariupol, ci sono stati assalti al porto. Verifichiamo anche le informazioni sui preparativi nemici per un’operazione di sbarco navale. Mariupol tiene duro, le Forze Armate la difendono con forza – ha detto la viceministra Maylar durante il Telethon nazionale -. E’ importante rendersi conto del ruolo di Mariupol adesso, perché, di fatto, adesso è uno scudo che difende l’Ucraina. Tutte le truppe russe sono ammassate lì, non vanno oltre, in altre regiorni dell’Ucraina”.

I russi con i camion per saccheggiare Kharkiv

Intanto, alcune comunità della regione di Kharkiv hanno denunciato con alcuni post su Facebook, che i soldati russi sarebbero arrivati con dei camion per svaligiare le case abbandonate dai civili in fuga per la guerra. “Gli invasori – hanno scritto i rappresentanti dei villaggi della zona – si sono presentati con un camion. In alcuni villaggi hanno iniziato a saccheggiare le case abbandonate dalla gente del posto. Hanno portato via tutto con un camion“.

L’appello per dei corridoi umanitari a Mariupol

Le autorità ucraine hanno comunicato la sospensione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale, per mancanza di un accordo con l’esercito russo sul cessate il fuoco. “Questa mattina non siamo riusciti a negoziare un cessate il fuco sulle vie di evacuazione con gli occupanti. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriremo corridoi umanitari”, ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. “Chiediamo ancora una volta l’apertura di un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili, soprattutto donne e bambini, da Mariupol – ha continuato la Vereshchuk -. Chidiamo agli occupanti, anche attraverso le strutture internazionali competenti, di aprire un apposito corridoio per l’evacuazione dei soldati feriti“.

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