Ha preso il via stamattina a Parigi la conferenza internazionale voluta dal presidente francese Macron per sbloccare gli aiuti umanitari a Gaza attraverso il valico di Rafah. La Francia stanzierà 80 milioni di euro in aiuti. E’ intervenuta la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, rimarcando la centralità del valico di Rafath.
Israele non partecipa ma Macron ha parlato martedì scorso con il premier Netanyahu e ci riparlerà al termine della riunione. L’Autorità palestinese ha inviato il suo premier e l’Egitto, che controlla il valico di Rafath, è rappresentato da una delegazione ministeriale. Presente per l’Italia il ministro Tajani secondo è “imperativo proteggere i civili rispettando il diritto internazionale”.
Al via a Parigi la conferenza per gli aiuti umanitari a Gaza
La “conferenza umanitaria” su Gaza convocata a Parigi da Emmanuel Macron punta a sbloccare gli aiuti umanitari verso la Striscia, la cui consegna è diventata quasi impossibile a causa dei bombardamenti di Israele in risposta all’attacco di Hamas il 7 ottobre. La conferenza si è aperta questa mattina al Palazzo dell’Eliseo, storica sede della presidenza francese nel cuore di Parigi. Israele non partecipa ma Macron ha parlato martedì scorso con il premier Benjamin Netanyahu e ci riparlerà al termine della riunione, secondo fonti della presidenza francese. Il leader di Parigi ha anche avuto negli ultimi giorni colloqui telefonici con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi e l’emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani ma a Parigi i Paesi arabi non sono rappresentanti al più alto livello. L’Autorità palestinese ha inviato il suo premier e l’Egitto, che controlla il valico di Rafah, è rappresentato da una delegazione ministeriale.
Per l’Italia, partecipa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Secondo quanto riferito dalla Farnesina, in occasione della conferenza Tajani illustrerà ai partecipanti l’importanza che la presidenza italiana del G7 nel 2024 intende attribuire alla situazione in Medio Oriente, con l’obiettivo di giungere a una soluzione credibile e duratura alla crisi, che parta dal sostegno dei partner all’Autorità Nazionale Palestinese e alla ripresa di un processo politico basato sul principio dei due popoli due Stati.
Macron: “Aiuti Parigi a palestinesi salgono a 100 milioni euro”
La Francia stanzierà quest’anno 80 milioni di euro supplementari in aiuti umanitari per le popolazioni palestinesi, raggiungendo un totale di 100 milioni di euro per il 2023: è quanto annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron nel corso della conferenza umanitaria su Gaza a Parigi. “Dal 7 ottobre la Francia ha annunciato 20 milioni di euro in aiuti umanitari supplementari e porteremo questo sforzo a 100 milioni di euro per il 2023”, ha dichiarato il presidente all’Eliseo.
Von der Leyen, priorità è passaggio aiuti attraverso Rafah
Il passaggio degli aiuti umanitari per Gaza attraverso il valico di Rafah con l’Egitto “è la priorità”, ma bisogna esaminare anche “altri punti di passaggio”: lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, intervenendo alla conferenza umanitaria su Gaza a Parigi. Von der Leyen ha precisato che discussioni a questo proposito sono in corso anche con Cipro, per la creazione di un corridoio umanitario marittimo. Cipro è lo Stato membro dell’Ue più vicino alla Striscia di Gaza, con una distanza di 200 miglia nautiche.
Tajani: “Imperativo proteggere civili rispettando diritto”
“È essenziale sottolineare che Hamas e la sua ideologia fanatica non rappresentano la popolazione palestinese. La nostra posizione deve riflettere questo fatto inequivocabilmente” ed “è imperativo proteggere tutti i civili in ogni momento, nel rigoroso rispetto del diritto umanitario internazionale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento alla conferenza internazionale sugli aiuti a Gaza a Parigi.
Tajani, sì a difesa di Israele ma proteggere anche civili
A Gaza bisogna “fronteggiare la crisi umanitaria di cui è vittima la popolazione civile ma anche provare a gestire lo scontro politico, per organizzare un ‘dopo’ al momento in cui bisognerà iniziare a ricostruire Gaza, dal punto di vista materiale e politico”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’Italia si presenta alla Conferenza di Parigi sul tema “con grandissimo senso di responsabilità, con equilibrio, con impegno totale. Non siamo sonnambuli, non vogliamo precipitare ancora più in fondo nella guerra” spiega. Ci siamo confrontati con i nostri alleati internazionali, Usa, Canada e Giappone – osserva -. Noi europei, uniti”.
Il “nostro messaggio è chiaro: condanniamo l’attacco terrorista del 7 ottobre, sosteniamo che Israele ha il pieno diritto a difendersi, ma chiediamo a tutti e quindi allo stesso Israele di difendere i civili, di permettere pause umanitarie nei combattimenti per aiutare la popolazione di Gaza. Chiediamo anche al governo di Israele di mettere un freno alle violenze di coloni estremisti nei territori palestinesi di Cisgiordania”. L’Italia vuole “che questa guerra finisca al più presto. Ma vogliamo anche che Israele elimini i gruppi terroristi di Hamas. Se Israele dovrà continuare le operazioni militari dovrà farlo rispettando la legge internazionale”. Per quanto “oggi appaia impossibile, vogliamo lavorare alla formula ‘due popoli due Stati”.
Fonte: Ansa