La Polizia di Stato ha arrestato quattro persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di usura e abusivismo finanziario.
Le accuse
Le indagini coordinate dalla Procura ed eseguite dal commissariato di polizia di Acireale, durate circa sei mesi, dal dicembre 2021 al giugno 2022, secondo la tesi dell’accusa, “hanno permesso di accertare le responsabilità penali degli indagati dediti ad una ben organizzata attività di usura tesa a conseguire profitti prestando soldi a soggetti in gravi difficoltà economiche richiedendo interessi a tassi proibitivi”.
I casi emersi
In particolare, a seguito delle indagini effettuate degli uomini del commissariato di Acireale, è emerso che, un operaio industriale al quale era stato concesso un prestito di mille euro sono stati richiesti trecento euro mensili di solo interesse. Sempre alla stessa vittima, per trecento euro in prestito sono stati richiesti cento euro a settimana come solo interesse, stabilendo così un tasso usurario stimato dalla Procura di Catania nel 132% al mese e nel 1.584% l’anno.
La tesi investigativa
La Procura sostiene che in sei mesi di indagini del commissariato di polizia di Acireale, che si sono avvalse di intercettazioni, “è emerso un quadro adeguatamente suffragato sotto il profilo indiziario, di un gruppo di persone stabilmente dedito all’usura con ruoli definiti, meccanismi collaudati e priva di qualsivoglia scrupolo nell’esigere dalle proprie vittime. Inoltre, dalle indagini è emerso che, nonostante l’ingente disponibilità di denaro, uno degli indagati avrebbe percepito indebitamente il reddito di cittadinanza.
Fonte: Ansa