“I ministri hanno raggiunto un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas in vista del prossimo inverno”. Lo annuncia, in un tweet, la presidenza ceca del semestre Ue mentre era ancora in corso il Consiglio Affari Energia.
🔋 #TTE Energy | 👏 This was not a Mission Impossible! Ministers have reached a political agreement on gas demand reduction ahead of the upcoming winter.#EU2022CZ pic.twitter.com/XBnKuTs75W
— EU2022_CZ (@EU2022_CZ) July 26, 2022
“L’annuncio di Gazprom”, secondo cui l’afflusso di gas alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 sarà ridotto ancora del 20%, “sottolinea ancora una volta che dobbiamo essere pronti per un possibile taglio delle forniture da parte della Russia”, ha detto il commissario Ue all’Energia, Kadri Simson. Il piano è stato quindi approvato, ma con alcune importanti modifiche rispetto al testo originario.
Le modifiche al piano Ue
In deroga il taglio ai consumi di gas può scendere dal -15% fino al -7%. E’ una delle principali modifiche del nuovo testo sul piano d’emergenza sul gas. La riduzione obbligatoria della domanda di 8 punti scatta “a condizione che gli Stati dimostrino che la loro interconnessione con altri Stati membri in capacità tecnica di esportazione rispetto al loro consumo annuale di gas nel 2021 è inferiore al 50% e che la capacità sugli interconnettori verso altri Stati membri è stata effettivamente utilizzata per il trasporto di gas a un livello di almeno il 90% fino al mese prima”, si legge nel testo.
La commissaria Ue all’Energia: “Dobbiamo affrontare questa crisi ora”
“Dobbiamo agire ora, dobbiamo prepararci, dobbiamo affrontare questa crisi ora, insieme, e per fare questo dovremmo ridurre la nostra domanda preventivamente; questo ci permetterà di continuare a riempire i nostri depositi di stoccaggio sotterranei che oggi sono al 66%”. Lo ha detto la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, parlando ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Ue, dove i ministri dell’Energia dei Ventisette cercheranno di trovare un accordo sul Piano d’emergenza Ue che, nel caso di uno stop totale delle forniture dalla Russia, prevede un taglio del 15% dei consumi di gas. “L’obiettivo è di avere gli stoccaggi pieni all’80% entro la fine di ottobre, per essere pronti alla stagione invernale”, ha sottolineato Simson.
Ue: “Forniture ridotte? Non c’è una ragione tecnica, ma politica”
La commissaria ha sottolineato che “non c’è una ragione tecnica” per la riduzione delle forniture di gas da parte di Gazprom. “E’ un passo politicamente motivato, e noi dobbiamo essere pronti. E’ esattamente per questa ragione che dobbiamo preventivamente ridurre la nostra domanda di gas; è la strategia più saggia“.
“Mi aspetto oggi, 26 luglio, una interessante discussione politica perché gli Stati membri hanno diverse circostanze e posizioni di partenza, ma mi aspetto che avremo un accordo politico”, ha aggiunto Simson. “Oggi ci sarà anche un’altra discussione, con il ministro ucraino dell’Energia German Galushchenko“, ha riferito la commissaria, perché, ha ricordato, “ogni passo che facciamo qui ha un impatto non solo sui mercati europei ma anche sull’Ucraina”.
Vola il prezzo del gas in Europa
Intanto vola il prezzo del gas in Europa con il nuovo taglio di forniture da parte della Russia. Ad Amsterdam il prezzo sale a 193 euro al megawattora, con un rialzo del 9,2% e portandosi a livelli di inizio marzo scorso. Corrono anche le quotazioni a Londra in aumento del 10,8% a 355 penny al Mmbtu.