40 anni sono passati dal 31 agosto del 1980 quando vennero accettate dal governo comunista polacco le 21 richieste degli operai dei Cantieri Navali Lenin di Danzica. “Quaranta anni fa, a metà agosto, cominciò la ribellione degli operai polacchi nei cantieri navali di Danzica- ricorda lo scrittore Paolo Guzzanti-. Come conseguenza di quegli scioperi, nel giro di nove anni cadde l’intero regime comunista sovietico, evento che siamo abituati a connettere con la spettacolare demolizione del muro di Berlino nell’ottobre del 1989, una demolizione già annunziata da Michail Gorbaciov, l’ultimo segretario del Partito comunista sovietico, dopo l’invito amichevole e perentorio del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan: ‘Signor Gorbaciov, butti giù quel muro‘”.
Solidarnosc a Danzica
Una data storica che segnò anche la nascita, di lì a pochi giorni, del primo sindacato libero, Solidarnosc, guidato dall’elettricista che aveva guidato lo sciopero: Lech Walesa. “Ricorre il quarantesimo anniversario dei fatti di Danzica che, con l’azione di Solidarność e il supporto dell’allora Papa Karol Wojtyla avviarono una stagione di libertà. Dalla Polonia si estese a tutto l’est europeo, abbattendo le dittature comuniste- commenta il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri-. E’ una storica ricorrenza, un evento della nostra storia recente che merita di essere ricordato, sottolineando in particolare la centralità della figura di Karol Wojtyla“.
In Polonia e in tutto l’Est
Aggiunge Gasparri: “Il Pontefice polacco diede un contributo fondamentale ad una stagione di libertà per l’Europa intera, che partì proprio nel 1980 da Danzica con l’azione di Solidarność, e di personaggi come Lech Wałęsa che poi assunse per alcuni anni la guida della Polonia”.