Ventuno soldati sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso nel campo profughi di Maghaz, nel centro della Striscia. A causarne la morte è stato un razzo anticarro lanciato da Hamas. “La morte di quei combattenti deve spronarci a raggiungerne gli obiettivi”, ha commentato il ministro Della difesa israeliano, Yoav Gallant.
21 soldati israeliani uccisi a Gaza
Ventuno soldati sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari. Si tratta dell’episodio più grave per l’esercito israeliano dall’inizio della guerra.
A causare la morte dei 21 solati israeliani è stato un razzo anticarro lanciato dai “terroristi” che ha fatto esplodere e crollare due edifici in cui si trovavano i soldati. L’attacco è avvenuto nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia – non distante da confine – e non come sembrato in un primo momento a Khan Yunis. “Per quanto ne sappiamo – ha detto – i terroristi hanno lanciato un razzo contro un carro armato che proteggeva i soldati e si è verificata un’esplosione in 2 edifici a 2 piani. Questi sono crollati, mentre i soldati erano dentro e vicino ad essi”.
Gallant: “Morte 21 soldati deve spronarci a vincere la guerra”
“Questa è una guerra che stabilirà il futuro di Israele nei decenni a venire. La morte di quei combattenti deve spronarci a raggiungerne gli obiettivi”: lo ha detto il ministro Della difesa israeliano, Yoav Gallant, commentando la morte di 21 soldati nella striscia di Gaza. “Questa è una mattina pesante e di dolore, con notizie amare giunte alle famiglie di quei militari. Ci stringiamo attorno a loro in questa ora di lutto”.