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Turchia, proposta di legge choc: stupro nullo con le nozze

Ancora non è stata fissata una data per discuterla, ma a Istanbul le donne sono già scese in piazza per manifestare contro. Sotto l'occhio dell'opinione pubblica, non solo turca, c'è la proposta di legge presentata dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e relativa a una misura che, in caso di nozze fra stupratore e vittima, cadrebbero le denunce d'abuso avanzate precedentemente da quest'ultima. C'è chi ha ribattezzato questa proposta di legge come “sposa il tuo stupratore”. Secondo quanto scrive The Guardian, Erdogan avrebbe anche specificato che la misura varrebbe anche nel caso di nozze con una minorenne, purché la differenza d'età non superi i dieci anni. 

Il precedente

Il disegno di legge non è nuovo nello scenario politico turco. Già nel 2016 era stato proposto un disegno di legge simile, infine ritirato dal parlamento turco in seguito diffusa protesta nazionale ed internazionale. Anche stavolta, le proteste hanno preso corpo nelle sedute parlamentari tenutesi dal 16 gennaio – giorno in cui è stata avanzata la proposta – e in molti hanno intonato la canzone cilena Lo stupratore sei tu divenuta simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Ma il presidente turco sembra voler proseguire imperterrito su questa strada, nonostante le corpose proteste avvenute a Istanbul. 

Donne vittime

Secondo i critici, la proposta di legge oscurerebbe la vera emergenza sociale in corso nel Paese: il fenomeno delle spose bambine, tanto quanto i frequenti femminicidi. Il gruppo attivista turco We Will Stop Feminicide denuncia che nel 2019 si sono registrati 430 episodi di femminicidio nel Paese, mentre le Nazioni Unite hanno calcolato che almeno il 38% delle donne in Turchia ha subito violenza fisica o sessuale dal proprio partner. Cifre impressionanti, che si uniscono alle tragiche stime sulle spose bambine: ne sarebbe coinvolto fra il 15% e il 32% delle ragazze turche. La legislazione turca con la recente proposta non fa che esacerbare una situazione precaria. Ma ora i turchi, le donne in primis, dicono basta. 

 

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