Considerato il fatto che la maggior parte dell’impatto ambientale di una compagnia aerea è da attribuirsi alle emissioni dei suoi mezzi in volo, il passaggio a una fonte di combustibile ecosostenibile è in grado di ridurre le emissioni nette di Co2 tra il 50 e l’80%, e il biocarburante utilizzato dalla Finnair, fornito dalla società SkyNRG Nordic, è stato prodotto esclusivamente con olio da cucina riciclato ottenuto dai ristoranti ed è alternativo ai propellenti tradizionali: riduce le emissioni nette e i gas responsabili dell’effetto serra.
Visti i costi di questo tipo di rifornimento, ovviamente il volo quotidiano non risulta ancora possibile, ma Finnair e i suoi partner considerano propria la battaglia per una maggiore coltivazione di fonti di biocarburante che non siano in concorrenza con la produzione alimentare né arrechino danni alla biodiversità, e stanno mettendo in atto, presso l’aeroporto di Helsinki, un centro per la produzione di carburanti ad olio. Una possibile svolta per l’ambiente? È presto per dirlo, ma certo è che quello della compagnia Finlandese è un progetto pilota su cui sarebbe necessario riflettere, vista l’irrecuperabile situazione in cui versano i nostri ghiacciai.