Le statistiche a disposizione sono veramente poche, ma i casi segnalati aumentano in maniera spropositata: la provincia di Salta, nel nord-ovest dell’Argentina, ha dichiarato questa mattina lo stato di emergenza per lo sconcertante numero di episodi di violenza di genere: nel quartiere, secondo un rapporto della Corte Suprema provinciale, a partire dal 2006 le segnalazioni sono arrivate a 103.325. Quella di Salta è la stessa zona in cui, nel 2001, furono violentate ed uccise le due giovani turiste francesi Cassandre e Houria.
La media registrata tra gennaio del 2013 e giugno del 2014 è quella di un femminicidio al mese. Ed è questo che ha portato il governo provinciale a dichiarare uno stato d’allerta che durerà due anni. Secondo il ministro dell’interno Edward Sylvester “occorre intervenire per ridurre le aggressioni fisiche e verbali contro le donne, e sradicare i modelli sociali e culturali di disuguaglianza di genere”. Tra le altre cose, il provvedimento adottato prevede l’apertura di centri di accoglienza per le vittime, l’abilitazione di un numero d’emergenza “anti-panico” e l’istituzione di cinque nuove figure giuridiche atte a contrastare il fenomeno.
Fra l’altro nel mese di ottobre, proprio a Salta, si terrà il XIX Convegno Nazionale dell’Ong “Foro de Mujeres por la Igualdad de Oportunidades”, che presterà particolare attenzione al caso specifico.