โLa maggioranza silenziosa parlaโ รจ un film della regista siriana Bani Khoshnudi e doveva essere proiettato a Beirut in occasione del festival della resistenza culturale, ma le autoritร libanesi hanno deciso di vietarne la proiezione. La pellicola racconta delle proteste popolari in Iran nel 2009 contro la rielezione di Mahmud Ahmadinejad che furono represse con decine di morti e migliaia di arresti.
Non รจ la prima volta che una cosa del genere accade in Libano: giร due volte, nel 2010 e nel 2011 era stata vietata la proiezione di un film della regista Hana Makhmalbaf โGiorni verdiโ, sempre sullo stesso argomento. Gli organizzatori del Festival hanno motivato la loro decisione spiegando che โil film costituiva un insulto ad un Paese stranieroโ. Lโassociazione libanese giornalisti ha pesantemente condannato la scelta delle autoritร di Beirut e hanno espresso il loro disappunto considerando la censura โun attentato sistematico alle libertร in Libano mirante a fare dello stesso Stato libanese un satellite dellโIranโ.
E cosรฌ di nuovo le autoritร politiche โ condizionate su vari fronti dal partito sciita filo-iraniano Hezbollah โ mettono di nuovo a tacere quella โmaggioranza silenziosaโ che nel film parla, ma nella realtร non รจ libera nรฉ di poter veder un film nรฉ di poter esprimere fino in fondo i propri pensieri.