Fra Cuba e Stati Uniti forse è arrivato il momento del disgelo: il Presidente Obama, infatti, dovrebbe annunciare oggi una completa revisione della politica con l’isola dei Caraibi, uno degli ultimi avamposti comunisti al mondo. Secondo quanto si apprende da fonti americane, il Vaticano avrebbe giocato un ruolo da garante nelle trattative: in particolare, papa Francesco avrebbe spedito una lettera al presidente Usa e al leader cubano per invitarli a trovare una soluzione sul caso del contractor americano Alan Gross, detenuto sull’isola da 5 anni.
Alle 18 Barack Obama e Raoul Castro interverranno pubblicamente per annunciare la fine delle restrizioni, dopo essersi parlati al telefono ieri. Nell’accordo, che verrà presentato tra poche ore, gli Stati Uniti dovrebbero attuare la rimozione delle restrizioni ai viaggi e al trasferimento di denaro con Cuba: inoltre, avvieranno anche dei negoziati per la piena normalizzazione delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi e l’apertura di un’ambasciata a L’Avana.
Come parte dell’intesa, il contractor americano Alan Gross è stato rilasciato ed arrivato in territorio americano, in particolare nella base di Joint Andrews. Collaboratore di Usaid, un’agenzia americana specializzata nell’assistenza ai Paesi in via di sviluppo, l’uomo era stato arrestato 5 anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all’Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio. Per il rilascio del cittadino americano, gli Usa hanno accettato di liberare per motivi umanitari 3 agenti cubani che si trovano attualmente nelle carceri americane, dopo un processo controverso che li ha condannati per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami.