Iniziò a Titusville in Pennsylvania, nel 27 agosto del 1859, la corsa allo sfruttamento petrolifero che ha segnato l’età moderna. Fu proprio lì che venne scoperto il primo giacimento petrolifero profittevole della storia. Alla scoperta seguì una corsa al greggio senza precedenti ed un boom economico nella zona che durò per diversi anni sino alla scoperta di giacimenti più produttivi in Texas, California e Oklahoma. L’oro nero era già conosciuto e utilizzato sin dall’antichità, come medicinale o come arma da guerra, ma era sempre stato prelevato da giacimenti superficiali dalla poca resa.
A scoprire il giacimento fu Edwin Drake, un conduttore ferroviario disoccupato che venne assoldato dalla Pennsylvania Rock Oil Company con lo scopo di cercare fonti di petrolio sfruttabili. La sola qualifica di Drake era quella di poter viaggiare gratis e non dover quindi pagare il viaggio in treno fino a Titusville. Le sue prime ricerche furono infruttuose, tanto che la compagnia lo licenziò e Drake dovette continuare l’impresa per conto proprio tramite prestiti, e, proprio quando i soldi stavano per finire, scoprì finalmente il giacimento.
La fortuna di Drake fu breve, il trivellatore infatti non aveva comprato molta terra a Titusville che, dopo la sua scoperta, passò da 250 a 10.000 abitanti praticamente da un giorno all’altro. Diversi altri imprenditori iniziarono a trivellare intorno al suo giacimento, che ebbe una rendita modesta che Drake perse nel mercato azionario di Wall Street. Per un periodo Titusville detenne la più alta densità di milionari del paese. Il petrolio, che all’inizio veniva trasportato in carrozza, rese necessaria la costruzione di una ferrovia nella cittadina, alla quale venne affiancato successivamente il primo oleodotto direttamente connesso alle raffinerie.
Dalla corsa al petrolio emerse la Standard Oil, guidata da John D. Rockefeller, la società stabili sin dagli inizi il controllo sulla maggior parte dei giacimenti petroliferi dello stato, tanto che il governo degli Stati Uniti fu costretto a prendere provvedimenti anti-monopolistici, dividendo il colosso Standard Oil in compagnie come la Esso, provvedimenti che però non fermarono la natura oligarca del mercato petrolifero.
Nella seconda metà dell’800 l’uso del petrolio non era ancora molto diffuso negli Stati Uniti, e l’oro nero veniva utilizzato soprattutto come combustibile per lampade. La maggior parte del prodotto veniva quindi trasportato in Europa, soprattutto in Inghilterra. Fu all’inizio del ‘900 che il petrolio iniziò ad assumere importanza internazionale, coincidente con l’inizio del suo utilizzo come carburante, sia per i “nuovi” mezzi di trasporto che per i macchinari industriali, importanza culminata poi con l’invenzione del materiale plastico e la sua permanente diffusione nelle società occidentali.