Il lanciatore Vega si prepara ad affrontare la prima missione del 2017 – la nona dal suo volo inaugurale del 2012 – in favore dell’ambiente. Infatti il Vettore Europeo di Generazione Avanzata, sviluppato in collaborazione dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per il lancio in orbita di piccoli satelliti (300 – 2500 kg) porterà in orbita una nuova ‘sentinella’ del clima, il satellite Sentinel 2B del programma europeo Copernicus.
Il Global Monitoring for Enviroment and Security (Gmes) poi ribattezzato Copernicus è un’iniziativa dell’Esa e della Commissione europea voluta nel 2001 durante l’incontro di Göteborg e finalizzata a fornire entro il 2021 la capacità all’Unione europea di agire autonomamente nel settore della sicurezza e dell’ambiente tramite rilevazioni satellitari. In programma ci sono sei nuovi tipi di satellite chiamati ‘Sentinel’ con distinti obiettivi: se il Sentinel-1 ha inviato informazioni di monitoraggio di aree terrestri e marine con immagini radar, Sentinel-2 fornirà immagini ottiche in alta risoluzione per servizi terrestri (es. monitoraggio della vegetazione, del suolo, delle acque interne e delle aree costiere). sarà inoltre in grado di fornire informazioni in casi di emergenza.
Costruito in Italia negli stabilimenti della Avio a Colleferro (Avio), Vega sta affrontando le ultime fasi della preparazione al lancio, previsto nella notte fra il 6 e il 7 marzo, alle 2:49 italiane. Dalla base europea di Kourou (nella Guyana Francese), i tecnici della Avio stanno ora completando le attività di caricamento dei propellenti liquidi dopo aver terminato nei giorni scorsi l’integrazione di Sentinel 2B a bordo del lanciatore.
Vega è stato finanziato per il 65% dall’Italia con lo scopo di trasferire i satelliti in orbita bassa, ossia tra i 300 e i 1.500 chilometri. Inoltre, a breve, grazie al nuovo distributore Ssms (il servizio di missione per piccoli satelliti) il vettore tricolore sarà in grado di trasportare in orbita anche i nano e i mini satelliti, oggetti che pesano al max 400 chilogrammi. Un up-grade necessario per rispondere alle nuove esigenze del mercato “spaziale”.
Nel mercato dei lanci spaziali di piccoli carichi, infatti, ci sono diversi lanciatori che competono con Vega: il lanciatore indiano Pslv, gli americani Taurus e Falcon 1e, il cinese Lunga Marcia 2C e i lanciatori russi Soyuz-1, Rockot e Angara. Nonostante questo, secondo i responsabili del programma Vega può permettersi di essere il 20% più caro dei suoi concorrenti tenendo conto della qualità delle prestazioni.