“C’è una culla per te” è il nome scelto per l’apertura dei nuovi locali a sostegno delle mamme bisognose, inaugurati giovedì nel Dispensario pediatrico Santa Marta in Vaticano. Nei nuovi spazi a “misura di mamma” saranno disponibili servizi a sostegno della maternità, dalle vaccinazioni ai corsi sull’alimentazione, e gli strumenti necessari per potersi prendere cura dei piccoli ospiti. “I servizi – spiega a ‘Radio Vaticana’ suor Antonietta Collacchi, responsabile della struttura caritativa – sono proposti alle mamme a partire dalla preparazione al parto con un sostegno di carattere ginecologico e ostetrico. Vi saranno inoltre corsi sull‘alimentazione, la ginnastica, le norme igienico-sanitarie e la medicazione del cordone ombelicale. E ancora vi saranno corsi sulle manovre di disostruzione, sullo svezzamento così come sull‘allattamento materno e artificiale. Non mancheranno poi incontri sull‘importanza delle vaccinazioni”.
All’inaugurazione, ha preso parte mons. Fernando Vérgez, Segretario generale del Governatorato Vaticano, che ha messo a disposizione gli spazi e ha provveduto gratuitamente ai lavori di ristrutturazione. Mons. Vérgez ha guidato un momento di preghiera al termine del quale ha ringraziato i volontari del Dispensario per l’impegno quotidiano per i più piccoli: “L’accoglienza dei bambini – ha dichiarato Vérgez – è più di una opera buona, perché significa l’accettazione dell’opera redentrice di Gesù. Grazie a tutti voi per il vostro impegno! Il Governatorato è stato ben lieto di partecipare ai lavori di realizzazione di questo spazio. Un piccolo contributo che è poca cosa rispetto a tutto ciò che di buono voi fate ogni giorno”.
Con questi nuovi spazi, il Dispensario che opera da oltre 90 anni sotto la guida delle Figlie della Carità, rafforza il proprio impegno in favore dei più bisognosi. Lo scorso anno, sono stati circa 500 i bambini assistiti dal servizio, senza distinzione di razza o religione. Oltre 50 i volontari (medici e non) che ogni settimana si alternano nell’aiutare le suore vincenziane che, ispirate dal loro fondatore San Vincenzo de’ Paoli, “non passano accanto a nessuno con il volto indifferente, il cuore chiuso o il passo affrettato”.