Le stampanti 3d stanno conquistando il mondo. Dopo aver costruito palazzi, pezzi di automobili, protesi e tessuti umani, questa volta tocca a ivestiti sartoriali: “Ministry of Supply”, una start up creata da tre studenti del Mit di Boston, ha messo in vendita per 250 dollari la sua prima giacca “senza cuciture” ottenute da un particolare processo di stampa 3d.
La vendita è stata un successo e la giacca è già sold out, ma l’invenzione va ben oltre la semplice produzione di vestiti tramite una stampante 3d: in futuro, dicono i fondatori al sito “Mashable”, questa tecnologia potrebbe rivoluzionare non solo il mondo della moda, ma anche dello shopping. I clienti infatti entreranno in un negozio dove un addetto prenderà le loro misure con uno scannere ordineranno online l’indumento che verrà non più cucito ma stampato in 3D su misura per calzare a pennello.
In questo modo non solo si creerà un prodotto personalizzato per ogni cliente, ma si eviteranno anche gli sprechi di tessuto, che rappresentano circa il 30% di perdite per una normale azienda di moda. La stampa 3d, inoltre, permette di avere il prodotto finito in tempi decisamente brevi, circa un’ora e mezza, ma soprattutto di avere alcune parti più spesse e altre più sottili, ad esempio per garantire più traspirazione in alcuni punti.