Al di là delle parole di circostanza e delle rassicurazioni il Regno Unito guarda con inquietudine all'orizzonte oltre il 2019, quando entrerà ufficialmente in vigore la Brexit. Una nuova analisi del governo di Theresa May, di cui BuzzFeed News, è venuto in possesso riconosce che il divorzio da Bruxelles avrà effetti negativi in Gran Bretagna.
Lo studio
La valutazione di impatto ha analizzato i tre scenari più plausibili sulle relazioni future tra il Regno Unito e l'Ue. Con un accordo di libero scambio, come quello evocato da May nel suo discorso di Firenze, la crescita britannica sarebbe del 5% più bassa nei prossimi 15 anni rispetto alle previsioni attuali. In caso di mancato accordo sulla Brexit, con Londra costretta a sottostare alle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, la crescita britannica sarebbe dell'8% inferiore nello stesso periodo. Se il Regno Unito dovesse mantenere l'accesso al mercato interno dell'Ue, nel lungo periodo la crescita sarebbe comunque più bassa del 2% rispetto alla piena appartenenza all'Ue. Questi calcoli non tengono conto dei costi di breve periodo derivanti della Brexit, come le risorse finanziarie da dedicare ai controlli doganali o a altri aggiustamenti economici.
Top secret
L'analisi di impatto sulla Brexit è stata preparata dal Dipartimento per l'Uscita dall'Ue diretto da David Davis. Il governo avrebbe deciso di tenerla riservata per evitare di essere messo in imbarazzo. I ministri chiave dell'esecutivo May avrebbero ricevuto una presentazione del documento in incontri faccia a faccia, prima di una riunione del sotto-comitato per la Brexit del governo la prossima settimana. Le conseguenze più negative derivano dalla decisione del governo May di lasciare, oltre che l'Ue, sia il mercato interno sia l'unione doganale. L'economia britannica si troverà così a confrontarsi con barriere non-tariffarie, con una riduzione dell'accesso al mercato europeo in diversi settori e con la necessità di instaurare controlli doganali e alle frontiere.
Impatto
Tutti i settori dell'economia e tutte le regioni del Regno Unito subirebbero un impatto negativo a causa della Brexit. Lo status di Londra come centro finanziario potrebbe essere danneggiato. Eventuali accordi di libero scambio con Paesi extra-Ue come gli Stati Uniti, inoltre, non permetterebbero di compensare le perdite per la crescita del Regno Unito. Un patto commerciale con gli Usa consentirebbe un aumento del Pil britannico dello 0,2% nel lungo periodo, mentre accordi con altri colossi come Cina, India, Australia e ?aesi del Golfo e del Sud Est Asiatico darebbero un impulso complessivo tra lo 0,1% e lo 0,4% all'economia del Regno.