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Una medaglia alla buona sanità, in Italia e nel mondo

C”è chi si è contraddistinto per attività di soccorso durante eventi calamitosi e chi ha perso la vita nell’esercizio della sua attività professionale, ma anche chi ha fornito assistenza gratuita a chiunque ne avesse bisogno senza discriminazioni politiche, ideologiche o religiose.

Sono in tutto 27 (10 d’oro e 17 d’argento) le medaglie che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato a professionisti della salute, esponenti del mondo accademico, corpi dello Stato e associazioni che si sono contraddistinti nel campo della sanità pubblica, nel corso della cerimonia di conferimento delle ”Benemerenze al merito della sanità pubblica”.

L”evento, al quale ha preso parte anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si è svolto a Roma presso l”Auditorium del dicastero di viale G. Ribotta, 5. ”Sono dei premi alla buona sanità – ha detto Lorenzin – ma ani che al coraggio, alla semplicità e all’eroismo quotidiano. Abbiamo premiato medici e chi con il proprio lavoro o attraverso attività di volontariato, anche nelle forze dell”ordine, difende la salute delle persone non solo in Italia ma anche all”estero.

Abbiamo purtroppo dato premi anche alla memoria per persone che hanno perso la vita per svolgere il proprio dovere. Credo che questo sia un modo, anche grazie alla straordinaria presenza del presidente della Repubblica, che le istituzioni hanno di dire grazie ai nostri eroi quotidiani in momenti non solo simbolici come quelli di oggi”.

Un premio è andato ‘‘ai nostri vigili del fuoco – ha proseguito il ministro – per il lavoro che svolgono durante i terremoti, nelle attivita” di salvataggio, ma anche ai medici e agli infermieri di Emergency che hanno dedicato la loro vita per aiutare gli altri in Paesi lontani, in cui una delle epidemie più devastanti, orrende e spaventose come l’Ebola ha sconvolto il mondo per un anno”.

Lorenzin ha quindi tenuto a sottolineare le due medaglie d’oro conferite alla memoria di due dottoresse rimaste uccise mentre prestavano servizio: ”Queste medaglie le abbiamo molto sentite al ministero e siamo rimasti tutti molto colpiti da come sono state uccise le nostre dottoresse nell’esercizio delle loro funzioni”.

Secondo il ministro ogni medaglia ha dunque ”un suo significato – ha aggiunto – e noi abbiamo voluto premiare anche la quotidianità, non solo la straordinarietà. Abbiamo dato riconoscimenti a persone che nell’arco della loro vita hanno fatto ogni giorno qualcosa per la salute degli altri. E questo- ha infine concluso- credo sia il messaggio più bello che possiamo dare”.

 

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