UN TAXI CON LE ALI

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Nel cuore della Silicon Valley inventano prodotti high-tech ogni giorno. Ma nessuno, a livello mondiale, ha ancora risolto uno dei problemi maggiori che assilla le grandi metropoli e provoca inquinamento a livelli pericolosi (oltre a stress indicibili alle singole persone): il traffico nell’ora di punta. L’idea è venuta a chi quel traffico lo subisce ogni giorno. Nella baia di San Francisco, infatti, gli ingorghi sono onnipresenti. Il pendolarismo dalla Silicon Valley a San Francisco ogni mattina prevede almeno un’ora e mezza di fila.

Imbottigliati

I problemi di viabilità sono sempre più acuti nei centri urbani con tendenza a ospitare i dieci milioni di abitanti. Come la metropoli brasiliana di San Paolo, che ha fissato un nuovo record nel 2014: sulle strade intorno alla città, il traffico dell’ora di punta si estendeva per 344 chilometri. Secondo uno studio, questi enormi back-up in Sao Paulo costano all’economia brasiliana almeno 31 miliardi di dollari l’anno; un altro studio ha trovato che i londinesi perdono l’equivalente di 35 giorni lavorativi all’anno al minimo nel traffico. La situazione è ancora peggiore in città come Mumbai, Manila, o Tokyo.

Progetti

Gli esperti di Airbus hanno dunque pensato a sviluppare tre progetti ambiziosi che mirano ad alleviare la congestione urbana. Anche se ogni iniziativa è distinta, la condivisione delle conoscenze attraverso le iniziative è un dato di fatto. Il progetto di cui parliamo si chiama Vahana e consiste in un aeromobile auto pilotato appositamente studiato per il trasporto su brevi distanze di una persona o di merci, in pratica una sorta di taxi del cielo. A svilupparlo è stato Zach Lovering insieme al proprio team di ingegneri.

Requisiti

Vahana è un nome sanscrito neutro (lett. “cavalcatura”, “veicolo”) con il quale si indicano, nella mitologia e nell’iconografia indiane, quegli animali che assolvono la funzione di simbolo e veicolo delle diverse divinità. Le idee che hanno portato alla scelta della conformazione finale del mini aereo sono state tante. Il gruppo di tecnici ha dovuto valutare quale potesse essere il modello più indicato alle esigenze del progetto. I requisiti ricercati per il taxi volante erano la predisposizione per un passeggero singolo, la propulsione elettrica e un relativamente basso costo di realizzazione, al fine di renderlo realizzabile anche su larga scala. Alla fine la scelta è ricaduta su una tecnologia a metà strada tra un elicottero e un aereo ad ali fisse.

Al lavoro

La parte più impegnativa riguarda la realizzazione del motore, delle batterie necessarie all’autonomia del velivolo e di tutti gli equipaggiamenti per il volo, ma si tratta comunque di tecnologie che sono già disponibili. Essendo a guida autonoma, inoltre, il mini velivolo sarà dotato anche di tecnologia “sense and avoid” che è già utilizzata sulle automobili, ma che ancora non si è sviluppata per il volo; si tratta in pratica di un sistema di anticollisione in grado di individuare gli eventuali ostacoli e di evitarli.

Innovazione

Il ricorso a questo nuovo mezzo di trasporto sarà simile al car sharing, spiegano all’AirBus, con la prenotazione all’ora desiderata, magari attraverso un’apposita app per smartphone. Unica differenza rispetto ai taxi su quattro ruote, sarà il percorso prestabilito; questo aspetto, infatti, permetterà a più mini aerei di condividere senza rischi lo spazio aereo. I mezzi del progetto Vahana, dunque, seguiranno tratte fisse dalle quali si potranno discostare solo in caso entri in funzione il sistema di anticollisione per evitare eventuali ostacoli.

Sicurezza

Sempre in tema di sicurezza, in caso di guasto del mezzo entrerà in funzione, anche a bassa quota, un paracadute balistico, ovvero installato direttamente sul velivolo –un sistema già adottato per esempio sugli ultraleggeri. Ovviamente non saranno necessarie neppure le piste d’atterraggio, perché i mini velivoli prevedono decollo e atterraggio in verticale, proprio come gli elicotteri, grazie all’utilizzo di rotori elettrici capaci di configurarsi in base alle diverse fasi di volo.

I tempi

Parliamo di fantascienza, lontana nel tempo, buona casomai per le prossime generazioni? No. All’Airbus sono convinti: “In appena dieci anni – è scritto sul sito ufficiale del progetto – potremmo avere prodotti sul mercato che rivoluzionano spostamenti urbani per milioni di persone”. Prove di volo del primo prototipo di veicolo sono in programma per la fine del 2017. Una volta il taxi si prendeva alzando un dito per strada, oggi, con lo stesso dito, basterà cliccare su un app. Benvenuti nel futuro.

Fabrizio Gentile: