UN GUSCIO STAMPATO IN 3D PER SALVARE UNA TARTARUGA

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A causa di una cattiva malnutrizione le tartarughe possono soffrire di una patologia che colpisce il loro carapace, modificandone il normale sviluppo. Se affette da piramidalizzazione, così si chiama la malattia, il guscio dell’animale assume un profilo quasi innaturale arrivando a provocare disturbi gravi che a volte possono interessare gli organi interni. Grazie ai notevoli sviluppi della tecnologia uno studente della Colorado Technical University, è riuscito a costruire una protesi tridimensionale. LA particolarità consiste nel fatto che è stata realizzata con una stampante 3D.

Sono occorse circa 600 ore di lavoro con un particolare software per essere sicuri che la parte stampata si adattasse perfettamente al dorso della tartaruga, che ora può vantare un carapace dal colore sgargiante. Per la realizzazione della protesi non sono stati utilizzati i materiali tradizionali, ma una particolare tipologia di plastica ottenuta dalla lavorazione del mais. Il guscio sarà così completamente biodegradabile e si smaltirà completamente nel tempo, ma non finchè la tartaruga sarà in vita. Nel frattempo il gruppo di ricerca del Canyon Critters Reptile Rescue si sta occupando di debellare la patologia dell’animale, tenendo sotto controllo la sua alimentazione.

Anche se all’apparenza possa sembrare che il carapace sia di intralcio alle tartarughe, rallentando i loro movimenti, è particolarmente importante. Innanzitutto la sua forma, se sviluppata correttamente, consente loro di girarsi in caso di un accidentale rovesciamento. Ma lo sviluppo della tecnica delle stampanti 3D potrebbe risultare un tipo di approccio utile anche per la costruzione di protesi su misura per gli esseri umani, consentendo così la personalizzazione della parte da rimpiazzare.

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