Si chiama “Radar”, arriva dalla Gran Bretagna ed è un’applicazione gratuita studiata per cercare di sventare i suicidi. sembra strano, ma è così. Infatti un’associazione benefica britannica ha ideato un software che, una volta scaricato sul proprio smartphone, consente di poter scoprire se tra i propri amici c’è qualcuno che ha bisogno di essere aiutato o peggio ancora sta meditando il suicido.
L’organizzazione di Samaritani specializzati in consulenza psicologica ha pensato ad un’app che riesca a intercettare i tweet che contengono frasi come “sono stanco di essere solo”, “mi odio”, “sono depresso” e quante altre possano destare preoccupazione. Bisogna però fare attenzione ai falsi allarmi: non tutti quelli che scrivono twetter di questo tipo sta meditando la propria morte. Questo software è stato pensato principalmente per le persone che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, cioè la fascia di età più attiva sui social network.
Radar si rivela dunque un software di grande importanza dato che potrebbe contribuire a salvare vite umane, ma in un’era così fortemente tecnologizzata come la nostra, dove nessuno oramai riesce più a fare a meno del proprio smartphone e dei social lasciando in secondo le relazioni che non passino per questi mezzi, non sarebbe più saggio fare un passo indietro e vedere come stanno i propri amici e familiari senza aspettare che un’app ci dica che sono dei potenziali suicidi?