Come ogni anno, la Tunisia si prepara a celebrare l’anniversario della proclamazione della Repubblica. Era il 25 luglio 1957, infatti, quando nel Paese fu proclamata la fine della monarchia e l’Assemblea Costituente dichiarĆ² decaduta la dinastia Husaynide. Si elesse, quindi, un consiglio costituzionale che attribuƬ a Bourguiba – politico tunisino di origine berbera, leader della lotta per l’indipendenza e fondatore della Tunisia moderna – le funzioni di Presidente della Repubblica. Il 1Āŗ giugno 1959 venne adottata la prima Costituzione repubblicana, che confermĆ² la natura laica dello Stato. Preceduta in primavera dalle prime elezioni municipali, l’8 novembre si tennero, unitamente a quelle parlamentari, le prime elezioni presidenziali e venne eletto Bourguiba, unico candidato.
Il 7 novembre 1987 il generale Zine El-Abidine Ben Ali, Primo ministro dal 1Āŗ ottobre, depose il presidente Bourguiba per senilitĆ con un colpo di Stato “medico”. Il generale costruƬ,perĆ², un regime autoritario, fondato sul sopruso ed intriso di corruzione, ponendo fidati collaboratori nei ruoli di dirigenza e costruendo leggi elettorali truffa, le quali gli permisero di ottenere dei risultati plebiscitari nelle elezioni degli anni seguenti.
Da allora, il Paese ha attraversato momenti di forte tensione politica e democratica, culminati nella cosidetta ” Primavera Araba”, un insieme di movimenti popolari che hanno portato alle dimissioni del dittatore Ben Ali e all’entrata in vigore di una nuova Costituzione, contenente garanzie di libertĆ ed uguaglianza, principi di tutela delle tradizioni e un'”introduzione rivoluzionaria” dei “nuovi diritti”, nonchĆ© alle prime libere elezioni presidenziali dopo l’indipendenza, tenutesi in due turni il 23 novembre e il 21 dicembre 2014.