Da quando è stato scoperto, i medici hanno cercato in tutti i modi di trovare una terapia al tumore che colpisce le mammelle. La ricerca in questi anni ha fatto passi da gigante, ed ecco comparire un nuovo alleato contro il cancro al seno e alle ovaie: il sistema immunitario. E’ stata rivalutata la cura che attiva le difese naturali dell’organismo e, in un certo senso, rieduca i globuli bianchi a riconoscere la malattia per poi distruggerla. La cura prende il nome di “oncoimmunoterapia” che, dopo essersi dimostrata molto efficace contro i melanomi prima e sul tumore al polmone poi, ora è stata studiata anche per quello al seno.
In questi giorni a Padova si è discusso di questo e di altri nuovi studi scientifici in occasione del congresso internazionale sul cancro al seno “Meet the professor”, al quale hanno preso parte i maggiori esperti nelle diverse discipline che affrontano questa patologia. I nuovi farmaci utilizzano una tecnica che impedisce alle cellule cancerogene di eludere la sorveglianza del sistema immunitario e trasformarsi in tumore. I geni mutati che si predispongono alla patologia, seno e ovaie quindi, non sono più solo un fattore di rischio: nuovi studi li utilizzano per aggredire meglio l’eventuale macchia nera. La novità della cura risiede nel fatto che, grazie alle nuove tecnologie, ci sono buone prospettive per conservare la fertilità della donna e anche la sua sessualità, anche dopo un tumore al seno guarito.
Ma le novità in materia di cura del tumore al seno non finiscono qui. Dalla Spagna giunge una stravagante terapia a base di olio d’oliva. Secondo uno studio, infatti, integrare la propria dieta con dosi extra di olio d’oliva potrebbe ridurre del 68% le probabilità di svilupparlo. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell’università della Navarra pubblicando uno studio sulla rivista Jama Internal Medicine.
Questo studio fa parte del progetto Predimed, che ha lo scopo di valutare gli effetti della dieta mediterranea sulla prevenzione e sulle malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre quattromila donne di età compresa tra i 60 e gli 80 anni. Una parte di esse è stata invitata a seguire la dieta mediterranea con un supplemento di olio di oliva (un litro settimana). Un’altra parte delle donne ha svolto la stessa dieta ma con l’aggiunta di noci; alle restanti è stato chiesto di ridurre il consumo di grassi. Dopo 5 anni di monitoraggio, sono stati diagnosticati 35 nuovi casi di tumore al seno.
Dall’analisi dei dati è emerso che chi seguiva la dieta mediterranea con l’aggiunta d’olio d’oliva aveva un rischio del 68% inferiore di ammalarsi rispetto alle altre donne. I ricercatori spiegano che “I risultati suggeriscono un effetto positivo della dieta mediterranea con l’aggiunta di olio di oliva nella prevenzione primaria del cancro al seno. Tuttavia, occorrono studi a lungo termine con un più alto numero di persone coinvolte”.