La moglie di Neil Armstrong ha annunciato in questi giorni di aver ritrovato una borsa appartenente al marito defunto e contenente oggetti che provengono dalla storica missione Apollo 11. Questi cimeli assumono un valore storico inestimabile perché in quel 20 luglio del 1969 Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sulla luna anche grazie ai reperti appena rinvenuti: dalle cinte di sicurezza alle staffe di supporto, una chiave inglese, cavi e morsetti di vario tipo, cavi di connessione, obiettivi, lenti e filtri.
Particolarmente importante fra questi è la videocamera 16 millimetri con le lenti da 10 mm, montata sotto il finestrino anteriore destro del modulo lunare, utilizzata per riprendere la parte finale della discesa sul suolo lunare, l’atterraggio e alcune delle attività di Armstrong e Buzz Aldrin sul nostro satellite; oltre alle scene del reperimento dei primi campioni di terreno la videocamera immortalò in particolare il momento dell’issamento della bandiera a stelle e strisce, fotogrammi rimasti nell’immaginario delle generazioni successive.
Grazie alla signora Carol questo prezioso materiale è in prestito al museo americano National Air and Space Museum di Washington dove si occuperanno della sua conservazione e, eventualmente, di una mostra aperta al pubblico. Il curatore del museo Alan Needdell ha sottoposto ad un’accurata analisi i reperti assieme ad un team apposito di esperti, per verificare effettivamente la loro autenticità concludendo in finale che il capitano Armstrong si è portato a casa tutto il materiale d’equipaggiamento personale della missione lunare.
“One small step for man, One giant leap for man-kind”. “Un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’Umanità”; con queste famigerate parole Neil Armstrong salutò il primo contatto dell’uomo con la luna, scendendo la scaletta del Modulo Lunare dopo l’allunaggio. Neil Armstrong è morto il 25 agosto 2012 ma la notizia del ritovamento di questo “tesoro” ha riacceso l’interesse e il ricordo degli appassionati.
