Continuano le evoluzioni del caso Emailgate che ha visto invischiata Hilary Clinton. Ora il dipartimento di Stato ha pubblicato circa 3.000 pagine di e-mail relative all’attività a capo della diplomazia statunitense del 2009, quando però usò un account privato, invece di quello messo a disposizione dallo Stato. Secondo The New York Times, il contenuto delle comunicazioni è per la maggior parte composto da informazioni sulla logistica e sullo smistamento degli appuntamenti , non si tratterebbe dunque di materiale altamente sensibile.
La pubblicazione, che segue un ordine di un giudice federale, è avvenuta martedì alle 21. Ma se per il governo statunitense si tratta di “un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno per la trasparenza”, per il giornalista Jason Leopold di Vice news, che ha ottenuto la pubblicazione delle mail sotto il Freedom of Information Act, “è oltraggioso l’orario scelto. non c’è altra ragione di quella di essere certi che la gente dorma e che la notizia non sia per niente coperta” dagli organi di informazione.
Gli alti funzionari dell’amministrazione Obama e alcuni stretti collaboratori e consiglieri del presidente sapevano fin dal 2009, che l’allora segretario di Stato Hilary Clinton usava un account personale di posta elettronica per la sua corrispondenza di lavoro.