Per la prima volta 13 gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit. È questo il senso del bando pubblicato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per la concessione in uso a ‘privati no profit’ di beni immobili del demanio culturale dello Stato non aperti al pubblico o non adeguatamente valorizzati.
Dal Castello di Canossa, alla Certosa di Trisulti a villa Giustiniani, ecco l’elenco dei 13 beni messi a bando: – Chiesa di San Pietro ad Oratorium – Capestrano (Aq); – Chiesa di San Barbaziano – Bologna; – Castello di Canossa e Museo nazionale ‘Naborre Campanini’ – Canossa (Re); – Villa Giustiniani- Bassano Romano (Vt); – Certosa di Trisulti – Collepardo (Fr); – Abbazia di Santa Maria di Vezzolano – Albugnano (At); – Castello di Moncalieri – Moncalieri (To); – Abbazia di Soffena – Castelfranco di Sopra – Piandiscò (Ar); – Eremo di San Leonardo al Lago – Monteriggioni (Si); – Villa Brandi – Vignano (Si); – Villa del Colle del Cardinale – Perugia; – Castello Bufalini – San Giustino (Pg); – Villa del Bene – Dolcè (Vr) – Località Volargne.
“Le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell’adempimento dell’articolo 9 della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale, a tutto vantaggio dell’intero sistema paese” ha detto il ministro dei Beni e delle Attivit culturali e del Turismo, Dario Franceschini.