“Vinciamo noi Grace” è l’ultima battuta che Harry S. Stamper (alias Bruce Willis), protagonista di “Armageddon”, pronuncia prima di farsi saltare in aria insieme alla gigantesca asteroide entrata in rotta di collisione con la Terra. Non sarà, per fortuna, questa la scena cui gli abitanti del nostro pianeta dovranno assistere tra il 7 e il 10 dicembre prossimi, quando un gruppo di tre meteoriti sfiorerà la nostra atmosfera.
Il più grande del trittico ha un diametro di 20 metri, ma le dimensioni non devono ingannare, perché l’impatto di questi enormi massi (considerate la velocità e il peso) può avere effetti devastanti. Il primo ad arrivare (nome in codice 2014 WC201) passerà a 540mila km dalla Terra, vale a dire 1,4 volte la distanza che ci separa dalla Luna. “Ovviamente non c’è pericolo ma è comunque una circostanza spettacolare per osservarne il passaggio” ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtuale Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma.
L’asteroide non potrà essere osservato da piccoli telescopi ma potrà essere fotografato anche con mezzi amatoriali. Il 7 dicembre passera il 2014 Wx202 (con un diametro di 5 metri) passerà ancora più vicino (385mila km) alle 20.56 ora italiana. L’ultimo (2014 Wu200, 6 metri di diametro) sarà visibile il 10 dicembre alle 17.15 e passerà a 460mila km.