Centodieci anni, un record difficilmente battibile per qualsiasi persona. Ma ancora più proibitivo se un traguardo di tale portata viene tagliato da una suora. Un compleanno a dir poco da Guinnes dei primati, certamente unico nel suo genere, ma che suor Candida Bellotti – religiosa della congregazione dei Camilliani – lunedì 20 febbraio scorso ha festeggiato in allegria, circondata dall’affetto delle sue consorelle, dal vescovo della diocesi di Lucca, ma – soprattutto – con un telegramma di felicitazioni arrivati di prima mattina dal Vaticano a firma di Papa Francesco. Auguri che la suora – una vita dedicata a curare ammalati, assistere poveri e aiutare bisognosi ed ora universalmente riconosciuta come la suora più longeva al servizio della Chiesa cattolica – ha letto con evidente commozione e con spirito di riconoscenza verso una figura come Bergoglio, ha tenuto a specificare, a cui è profondamente legata, pur avendo conosciuto, direttamente e indirettamente, nel corso della sua lunga vita di religiosa camilliana ben 9 pontefici, da Benedetto XV a Francesco.
Auguri speciali
Ma ecco come Jorge Mario Bergoglio ha voluto far arrivare alla religiosa le sue felicitazioni: “Alla reverenda suor Candida Bellotti, sorella Ministra degli Infermi, che con animo grato a Dio festeggia il suo centodecimo compleanno, il Santo Padre Papa Francesco, spiritualmente partecipe alla comune gioia per la fausta ricorrenza, rivolge vive felicitazioni e fervidi auguri”, si legge nella benedizione apostolica giunta dalla Santa Sede. Parole che hanno profondamente colpito la destinataria, ma anche quanti ieri si sono uniti intorno a lei per festeggiarla, dal vescovo di Lucca, mons. Italo Castellani, alle consorelle camilliane, dalla superiora provinciale suor Giuliana Fracasso, e da tanti amici di ieri e di oggi e parenti.
Al fianco dei malati
Di origini venete, suor Candida appartiene alla congregazione delle Ministre degli infermi di San Camillo de Lellis, che proprio quest’anno ricordano i 150 dalla morte della fondatrice, la beata Maria Domenica Brun Barbantini. In Italia e all’estero, le Ministre degli infermi operano negli ospedali, nelle case di riposo e nei luoghi di cura, promuovendo la pastorale della salute e l’educazione sanitaria di base.
La vita e il segreto
Nata a Quinzano (Verona) il 20 febbraio del 1907, dagli anni ’30 suor Candida (al secolo Alma Bellotti) ha prestato la sua opera come infermiera professionale in diverse città italiane, dedicandosi anche alla formazione delle giovani consorelle. Dal 2000 vive a Lucca, nella Casa madre dell’istituto, dove le è stata riservata una festa in grande stile culminata con il taglio di una gigantesca torta con la scritta “110”. Lucida e dinamica nonostante l’età, suor Candida mantiene uno straordinario attivismo fisico e mentale, e soprattutto una grande ironia, che le ha consentito di affrontare con il sorriso sulle labbra le difficoltà della vita e che anche in occasione del suo compleanno monstre ha sfoderato con allegria, strappando sorrisi ed applausi ai convenuti. E a chi gli ha chiesto il “segreto” della sua longevità ha risposto decisa “Amare, amare e ancora amare. Con gioia!”: questo il consiglio che rivolge a tutti, “specie alle nuove generazioni” – ha specificato – a cui indirizza un invito particolare: “Abbiate fiducia nel futuro, e impegnatevi al massimo per realizzare i vostri desideri”. Parola di suor Candida, la religiosa dei primi 110 anni.