Si è aperta ieri a Roma, dopo ventidue anni di assenza, presso la Fao ( Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione) la Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione. La lotta alla fame non sembra superare gli ostacoli della civiltà e dell’essere umano, ma l’agricoltura familiare può aiutare per costruire una sicurezza globale alimentare e più impegno deve essere un progetto per tutti. La conferenza, a cui stanno partecipando Ministri e alti funzionari di più di 170 Paesi, ha lo scopo di adottare la Dichiarazione di Roma ed il Quadro Operativo per le nuove politiche e programmi da adottare nel ridurre il rischio di una ricrescita della malnutrizione, della fame, di fronteggiare la carenza di micronutrienti e dell’ obesità.
La Fao fa progetti di lunga vita e trova un elisir imbattibile, lottare uniti per un miglioramento e un’ educazione all’alimentazione. Il Direttore della FAO Josè Graziano da Silva, ha infatti rivelato la formula : Abbiamo conoscenza, esperienza e risorse necessarie per abbattere tutte le forme che causano la malnutrizione. I governi, devono spianare la strada, e tutto deve essere fatto, con uno sforzo congiunto, che coinvolga anche grandi e piccole organizzazioni civili e settore privato. La nostra responsabilità, è quella di trasformare l’impegno in risultati concreti.
Nel primo Summit, tenutosi nel 1992, i dati riportavano più di un miliardo di persone che soffrivano la fame; ad oggi, sono poco più di 800 milioni. Si è passati quindi dal 23,4% al 13,3% nei Paesi in via di Sviluppo. Secondo i dati, qualcosa è cambiato. Ovviamente la denutrizione e’ diminuita, ma un dato allarmante ha prodotto una nuova sfida, l’obesità. Tutti sappiamo che mangiar sano allunga la vita. Il Direttore Generale dell’Oms Dr. Margaret Chan ha sottolineato che una causa e’da ricercare nelle industrie, che creano grandi quantita’ di cibo, ma creano anche diversi problemi per la salute. Una parte del modo ha troppo poco da mangiare, lasciando milioni di persone in condizioni di vulnerabilita’e malattie causate dalla mancanza di una adeguata nutrizione, mentre un’altra parte, mangia troppo, generando un’ obesita’ diffusa, che invece si traduce in abbassamento delle aspettative di vita e si riversa nelle crescita della spesa sanitaria. Urge quindi, una buona educazione all’alimentazione e ritenene la famiglia e la scuola, una buona base da cui partire.
La causa è da ricercare nel mercato alimentare, il più grande business mondiale. Siamo sempre più dipendenti dalla produzione industriale che da quella naturale, che può creare delle disfunzioni del sistema fisico, invece di guardare a cibi freschi, locali e meno calorici e più nutritivi.
Non a caso, uno studio del 2013, rivela che un miliardo e 400 milioni è obeso, di cui mezzo miliardo sono adulti, con 3,4 milioni di persone che muoiono per cause di sovrappeso o obesità, mentre nei Paesi in Via di Sviluppo, il 45% di 6,9 milioni di bambini, muoiono per malnutrizione. Alla Conferenza è intervenuto il Ministro degli Esteri italiano Gentiloni, che ha ribadito: “Dal ‘92 sono stati abbattuti alcuni ostacoli nella lotta alla fame , ma occorre fare di più, vincere le nuove sfide, come abbattere la crisi, l’obesità e promuovere politiche che possono contare sulla persona per poter accrescere il reddito, facilitando l’ agricoltura familiare e gli agricoltori ad un più facile accesso al mercato.
Alla Conferenza ha partecipato anche il Sindaco di Roma Marino, che ha rinnovato il suo impegno nel mantenimento dell’agricoltura sostenibile familiare, la quale contribuirebbe, in questa crisi economica, a creare una base di occupazione positiva. Roma è la città agricola più grande d’Europa – ha dichiarato – e la giunta, lo scorso settembre 2014, ha approvato un piano che consente lo sviluppo di 100 ettari di terreno da assegnare a società di giovani, includendo progetti di agricoltura biologica ed orti urbani, per sostenere il ruolo dei piccoli agricoltori.