Un anno senza Mandela: il mondo commemora oggi il primo anniversario della morte dell’eroe che ha sconfitto l’apartheid in Sudafrica. Il “piantagrane”, com’era soprannominato dalle istituzioni del suo Paese, dopo una battaglia lunga 40 anni, è diventato il primo Presidente nero della nazione e un’icona mondiale della lotta al razzismo.
Nelson Rolihlahla Mandela, nasce il 18 luglio 1918 in un villaggio del Transkei, nel sud-est del Sudafrica, da una famiglia di sangue reale di etnia Xhosa. Fino alla morte, avvenuta per un’infezione polmonare incurabile, è stato il simbolo dell’ultima lotta dell’Africa nera contro l’estremo baluardo della dominazione bianca nel continente. Lottò sempre, dentro e fuori dal carcere, contro lo spietato regime dell’apartheid razzista che oppresse il Sudafrica dal 1948 al 1994. Dopo aver trascorso un terzo della sua vita dentro le prigioni sudafricane, è riuscito nel suo massimo intento: portare il suo Paese sulla strada della pacificazione fra bianchi e neri, per evitare che scivolasse in un temuto baratro di vendetta e di sangue.
Dall’isola-prigione di Robben Island alla casa in Vilakazi Street: l’eredità di Mandela è fatta di parole, testimonianze storiche e luoghi simbolo, racchiusi all’interno della mappa ‘Sulle orme di Mandela’, scaricabile sul sito dell’Ente del Turismo Sudafricano. Si parte dall’isola-prigione di Robben Island, oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità e aperta al pubblico, dove Mandiba ha trascorso 18 anni di reclusione. Appena fuori da Cape Town il carcere di Drakenstein Correctional Center di fronte al quale sorge una statua in bronzo di Madiba, ritratto nel giorno della sua liberazione. A Soweto si trova la casa in cui Mandela ha vissuto con la sua famiglia, oggi Mandela House Museum, che sorge in Vilakazi Street, l’unica strada al mondo che ha avuto tra i propri residenti due premi Nobel per la pace: Nelson Mandela e l’arcivescovo Desmond Tutu.
A testimonianza della lotta contro l’apartheid l’Hector Pieterson Museum, sempre a Soweto, e Liliesleaf Farm nel centro di Johannesburg, che negli anni Sessanta fu teatro di una storica retata da parte della polizia. In città si trova anche la Chancellor House, studio legale di Mandela e Tambo, di fronte al quale sorge la The Shadow Boxer Statue. Poi il Nelson Mandela Capture Site, nel Kwa-Zulu Natal. Proprio qui Mandela venne arrestato nel 1962 e nel punto esatto è stata posizionata una scultura composta da 50 sbarre di acciaio che delineano il suo volto. Nell’Eastern Cape da non perdere la Nelson Mandela Voting Line Sculpture, un’imponente scultura che raffigura il popolo sudafricano per mano e in fila in occasione delle prime votazioni democratiche e che sorge sul lungomare di Port Elizabeth.