“Stop ai robot killer”: l’appello degli esperti di intelligenza artificiale all’Onu

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Ben 116 fondatori di aziende di robotica e intelligenza artificiale di 26 Paesi diversi – tra cui Elon Musk e Mustafa Suleyman, fondatore di DeepMind di Google – hanno lanciano un appello all’Onu affinché vengano fermati i “robot killer”.

Gli esperti hanno inviato il messaggio da Melbourne (in Australia) dove sono riuniti in questi giorni per l’annuale Conferenza internazionale sull’Intelligenza Artificiale (l’International Joint Conference on Artificial Intelligence, o Ijcai).

L’iniziativa è scaturita dalla notizia dell’avvio (in data da definire) del primo meeting del gruppo di esperti governativi (Gge) sui sistemi di armi letali autonome. Lo scopo è quello di avvertire l’agenzia Usa e il mondo intero della pericolosità di macchine in grado di uccidere autonomamente

L’appello

“Invitiamo i partecipanti ai lavori del Gge – si legge nella lettera aperta indirizzata all’Onu – a sforzarsi di trovare modi per prevenire una corsa agli armamenti autonomi, per proteggere i civili dagli abusi e per evitare gli effetti destabilizzanti di queste tecnologie”.

“Le armi letali autonome – prosegue – minacciano di essere la terza rivoluzione in campo militare. Una volta sviluppate, permetteranno ai conflitti armati di essere combattuti su una scala più grande che mai, e su scale temporali più veloci di quanto gli umani possano comprendere: sono armi che despoti e terroristi potrebbero rivolgere contro popoli innocenti, oltre che armi che gli hacker potrebbero riprogrammare per comportarsi in modi indesiderabili. Non abbiamo molto tempo per agire – concludono gli esperti di robotica e intelligenza artificiale – una volta aperto il vaso di Pandora, sarà difficile richiuderlo”.

Milena Castigli: