Dopo un tentativo fallito, l’agenzia spaziale russa Roscosmos è riuscita infine ad accendere i motori della navicella Progress attaccata alla Stazione spaziale internazionale (Iss) sulla quale sta lavorando Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio. La risoluzione del problema dei razzi della navicella, ha permesso l’avvio delle operazioni necessarie per aggiustare l’orbita della Iss e il possibile rientro sulla Terra dei tre astronauti a bordo del laboratorio orbitante. Un simile incidente era già capitato lo scorso mese a un’altra navicella Progress che aveva causato il rinvio del rientro degli scienziati.
Nell’ultimo periodo, sono strati numerosi gli errori e gli incidenti dell’agenzia russa, tanto da spingere il primo ministro Dmitry Medvedev ad aprire un’indagine e la ripresa le discussioni su una necessaria riforma dell’industria e dell’agenzia stessa. Sul banco degli imputati, tra gli altri, il fallito tentativo del lancio di un razzo che avrebbe dovuto portare in orbita un satellite per le telecomunicazioni messicano, schiantatosi in Siberia il 16 maggio scorso. Se non dovessero esserci ulteriori problemi, il prossimo giugno rientreranno dall’Iss, insieme alla Cristoforetti, il collega russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts.