Per dodici anni, Rabbi Elimelech Goldberg ha lottato contro il cancro infantile. La sua esperienza lo ha portato a vivere situazioni di dolore e sconforto, procedure mediche infinite e corse contro il tempo.
Essendo cintura nera di karate, si offrì un giorno di insegnare alcune tecniche di respirazione a uno dei piccoli malati: “Nelle arti marziali – spiega – impari che il dolore è un messaggio da non ascoltare. E questa è una lezione incredibilmente efficace per la crescita di un bambino”. E il suo insegnamento, per il giovane lottatore, fu fondamentale: un infermiere infatti, poco dopo la pratica delle tecniche, gli stava togliendo l’ago della chemioterapia e si rese conto che il bambino non se ne era nemmeno accorto. Quello è stato il momento in cui Goldberg ha realizzato di dover fondare “Kids Kiking cancer”, un’associazione che insegna ai bambini malati di cancro a “prendere a calci” il dolore.
“Quando ai bambini viene diagnosticata questa malattia – continua – finiscono col perdere completamente il controllo del proprio corpo e della propria vita: vengono presi, toccati, spostati dovunque. E questo li spaventa moltissimo. ‘Kiks kidding cancer’ insegna loro come controllare il dolore, gli mette in mano il potere del controllo”. L’organizzazione ha preso vita nel Michigan nel 1999 e si è andata progressivamente espandendo: è approdata a New York, Los Angeles e Florida fino ad Italia, Israele e Canada. Adesso è affermata e lavora con i maggiori ospedali di tutto il mondo. Rabbi, che ne è il fondatore, è stato scelto dalla Cnn come uno dei “top heroes 2014”