“Cinque anni di tagli lineari forsennati, di blocco delle retribuzioni e oltre dieci di stop al turn-over. Un esercito di precari senza certezze né tutele, e riforme fatte in fretta e male: il sistema è al collasso mentre la spesa continua a crescere nonostante i tagli al welfare e al caro prezzo pagato dai dipendenti pubblici. Qui non è in gioco il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, ma quello dell’intero Paese”. Con queste rivendicazioni le 14 sigle di Cgil, Cisl e Uil, per la prima volta insieme, hanno annunciato la manifestazione nazionale che si terrà sabato 8 novembre a Roma per i diritti dei lavoratori dei servizi pubblici: “Saremo in piazza a ‘sfidare’ il Governo degli illusionismi e delle divisioni – spiegano in una nota – per chiedere una vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici. E per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro”.
Le sigle sindacali accusano il governo Renzi di non avere una progettualità e dunque di non esser in grado di “garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione né investire nelle competenze, nella formazione e nel lavoro di qualità”. “Ma prima ancora di essere in piazza – concludono i sindacati – saremo in tutti i posti di lavoro, in tutte le città e in tutti i territori per spiegare a lavoratori e cittadini una per una le bugie del Governo”.