La Luna sarà presto molto frequentata e meta di numerosi viaggi privati. A confermarlo il recente via libera delle autorità statunitensi a una start up californiana che vuole lanciare la prima missione privata sul satellite terrestre. Gli scopi sono decisamente economici, ma c’è chi scommette che questa è solo la prima di una lunga serie di spedizioni.
“Abbiamo scelto di andare sulla Luna non perché è facile, ma perché è un ottimo affare”, spiega Naveen Jain, presidente della startup MoonEx. La missione, prevista per il 2017, sarà la prima spedizione privata ad arrivare sulla Luna e avrà come obiettivo la raccolta di campioni di terreno, alla ricerca di materiali preziosi e per sfruttamento minerario. Nulla a che vedere con le missioni precedenti, insomma.
Il nulla osta da parte delle autorità Usa è arrivato perché ” il lancio del modulo Mx-1E non mette a repentaglio la salute e la sicurezza pubbliche, la sicurezza della proprietà, la sicurezza nazionale o gli interessi in politica estera, o gli obblighi internazionali degli Stati Uniti”. La start up, dal canto suo, dovrà però sottostare a severe regole, pena il fallimento della missione: oltre a non interferire con altre missioni spaziali, dovranno essere forniti in anteprima tutti i dati della missione e delle manovre previste.
Jain e i suoi soci saranno quindi i primi pionieri lunari, ma non saranno di certo gli ultimi: c’è un altro magnate a essere interessato a espandere i suoi affari oltre Terra. Si tratta di Jeff Bezos, padrone di Amazon, che ha di recente ottenuto, sempre dalla Faa, l’autorizzazione a volare in orbita bassa per la sua Virgin Galactic, una navicella pensata appositamente per trasportare turisti spaziali.