Un lavoro di squadra da record, sia per il numero di persone partecipanti, sia per le scoperte fatte. Oltre 40 mila astronomi amatori, guidati dal professore Richard Scalzo della Anu Research School of Astronomy and Astrophysics, hanno scoperto 5 supernovae in cinque giorni e tutte provengono da galassie molto lontane.
Grazie all’ausilio del telescopio SkyMapper i numerosi volontari hanno classificato quasi due milioni di corpi celesti mai identificati. Gli esperti hanno partecipato al progetto da volontari e il loro lavoro ĆØ consistito nel guardare diverse immagini della stessa porzione di cielo ma scattate in momenti diversi. L’obiettivo non era solo cercare supernovae, ma anche stelle, asteroidi e oggetti mai studiati prima.
“Ć stato un grande successo e ognuno di noi ĆØ stato felice di avervi preso parte – ha dichiarato il prof. Scalzo – Un volontario ĆØ stato cosƬ determinato da rimanere online per ben 25 ore. Non ĆØ riuscito a trovare una supernovae, bensƬ una bizzarra stella variabile che pensiamo possa esplodere nei prossimi 700 milioni di anni”.
“Quando esplode una stella diventando una supernova, per circa un mese brilla molto di piĆ¹ dei miliardi di stelle della sua galassia di appartenenza”, ha spiegato Richard Scalzo, aggiungendo che identificarle ad occhio nudo a volte ĆØ piĆ¹ semplice che farlo al computer perchĆ© “bisogna insegnarglielo”. Secondo quanto il professore l’enorme quantitĆ di dati che si sta raccogliendo grazie a questo progetto, aiouterĆ a programmare i computer e migliorare l’automatizzazione delle macchine del processo di osservazione e identificazione.
SkyMapper ĆØ il telescopio della Australina NAtional University, ĆØ situato presso il Siding Spring Observatory nel nuovo Galles del Sud e contribuisce all’osservazione dell’intero emisfero meridionale del cielo.
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