Pochi giorni fa Scotland Yard aveva lanciato un appello senza precedenti per ritrovare le tre adolescenti britanniche che si pensava fossero fuggite dalle loro case per sposare la causa dell’Isis. Si tratta di Shamina Begum, 15 anni, Kadiza Sultana, 17 anni e Amira Abase quindicenne anche lei. Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine britanniche le tre minorenni avrebbero lasciato le loro case e famiglie il 16 febbraio avvertendo che sarebbero uscite con gli amici, ma invece si sono imbarcate su un volo per Istanbul.
Purtroppo quasi sicuramente le tre giovanissime sono già in Siria. In queste ultime ore è stato diffuso un video di una telecamera di sicurezza in una stazione degli autobus di Bayrampasa, a Istanbul, da dove hanno preso un mezzo che le avrebbe portate al confine con la Siria. Secondo le ricostruzioni di Scotland Yard hanno poi raggiunto la città di Urfa, dove sembra che siano state contattate da alcuni trafficanti di esseri umani che le hanno aiutate a oltrepassare la frontiera.
Da lì, raggiungere l’autoproclamato Califfato era ormai un gioco da ragazzi. Nonostante le autorità britanniche e quelle turche stiano collaborando, sono scoppiate polemiche piuttosto forti: infatti entrambi i fronti si accusano di aver commesso degli errori nei controlli, o peggio che non siano stati proprio fatti. A quanto sembra le tre giovani, tutte ottime studentesse e grandi amiche, si sarebbero radicalizzate in Internet. Questo a prova di come sia forte e ben radicata la propaganda dell’Isis attraverso il mondo dei social.
Un vero e proprio dilemma da risolvere quello delle tre britanniche, infatti non si riesce a comprendere come mai tre adolescenti siano riuscite a imbarcarsi su un volo che le ha portate al di fuori del loro Paese senza che nessuno si chiedesse come mai tre minorenni non viaggiassero accompagnate.
Ma i dati che arrivano dal Regno Unito sono ancora più preoccupanti. infatti sarebbero circa sessanta le donne britanniche, di cui 18 minorenni, che hanno scelto di raggiungere la Siria per arruolarsi all’Isis. A lanciare l’allarme è il vicecapo della polizia e coordinatore nazionale antiterrorismo Helen Ball. Le ragazze tra i 15 e 16 anni – come Shamina, Amira e Kadiza – che hanno abbandonato le loro case, in totale sarebbero cinque. “Si tratta di un problema in crescita e assolutamente preoccupante”, ha concluso la Ball, sottolineando che la polizia della Gran Bretagna ha già iniziato ad usare i nuovi poteri di cui è stata dotata per poter sequestrare il passaporto a chi è sospettato di viaggiare con finalità di terrorismo.